Quella del 24 giugno è sicuramente una tappa importante della sua vita, ottant'anni, questi festaggia Renzo Arbore uno dei volti più noti e amati della nostra televisione, compagno di avventure di molti in un Paese che è cambiato tanto negli ultimi decenni.
Foggiano di nascita ma napoletano d'adozione tanto da averne ricevuto la cittadinanza ad honorem, una laurea in giurispudenza nel cassetto, una honoris causa al Berklee College di Boston e una in goliardia, ricevuta da Umberto Eco a Bologna; è anche Grande Ufficiale della Repubblica.
Titoli a parte per molte generazioni è stato ed è ancora l'uomo dell'ironia, dello swing, dei programmi radiofonici e televisivi che hanno cambiato il modo di fare spettacolo in Rai e l'uomo dei personaggi creati dal nulla, lo scopritore di talenti come il premio Oscar Roberto Benigni.
Un personaggio irrequieto il "bravo presentatore", che all'apice dei successi lascia tutto e inizia a fare il "musicante" in giro per il mondo con l'Orchestra Italiana.
Tanti i programmi nati con lui da Bandiera Gialla a Alto Gradimento in radio per poi passare al piccolo schermo con Speciale per voi, L'altra domenica, Quelli della notte, Indietro tutta, per citarne qualcuno.
Una vita sempre in copertina due grandi storie d'amore con Mariangela Melato e Mara Venier ama definirsi alternativo.
Il Renzo nazionale non intende autocelebrarsi e con l'ironia di sempre, in occasione dei suoi primi 80 anni dice: "ho fatto l'altro cinema, l'altro teatro, l'altra televisione, l'altra radio, l'altra canzone napoletana e quindi farò anche 'l'altro compleanno'.
La ricetta per fronteggiare l'età che avanza? "Suonare e cantare in giro per il mondo con l'Orchestra italiana perché la musica mi mantiene giovane".