LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Reggia di Quisisana, Scala e Iovino a Cimmino: "Annunciamo il nostro sì, ma torna alle scelte di Pannullo"

Pd e Leu presentano un emendamento in cui i Musei sono collocati anche a Villa Gabola e Colonia dei Ferrovieri

di Redazione
Reggia di Quisisana, Scala e Iovino a Cimmino:

Sì dal Pd e sinistra all'accordo per la Reggia di Quisisana, ma riportando il calendario ai giorni dell'amministrazione Pannullo. Il consigliere Dem Francesco Iovino e quello di Leu Tonino Scala annunciano il voto favorevole all'atto in consiglio comunale per istituire Museo archeologico e Scuola di restauro nella dimora storica dei Borbone, ma con un emendamento che riporta la delibera a come l'aveva preparata il sindaco Pannullo prima di essere mandato a casa, cancellando le modifiche introdotte dal nuovo sindaco di centrodestra. I due consiglieri, infatti, propongono a maggioranza e opposizione di riprendere l'impostazione precedente con tre musei divisi tra Reggia, Colonia dei Ferrovieri e Villa Gabola. Una scelta che non ha convinto Cimmino che, ritornando al primo atto approvato in aula sempre durante l'esperienza Pannullo, stabilisce che resti tutto alla Reggia di Quisisana. Anticipando una parte del dibattito che avverrà in aula venerdì mattina i due consiglieri di opposizione annunciano: "Il nostro sì, tuttavia il nostro voto favorevole (in fondo la delibera è copiata per grandissimi tratti da quella da approvare l’8 febbraio) non ci esime da alcune considerazioni che vanno aldilà del merito stesso. Invero tali perplessità le abbiamo esternate nell’emendamento depositato e nel quale in riferimento al Museo Civico riteniamo esiguo lo spazio ove allocarlo nei locali della Reggia. Ed infatti abbiamo proposto, ora come allora, di dividere le diverse sezioni a farsi in diverse strutture della città in un disegno più ampio ed organico di valorizzazione dei nostri beni". Una difesa di quanto fatto dall'amministrazione a guida Pd, di cui Iovino è stato tra i protagonisti, che incontra come compagno di viaggio Scala, la cui forza politica è stata all'opposizione di Pannullo e firmato, come le altre minoranze per la sua fine con le dimissioni dei due consiglieri comunali di Leu. Nella nota a firma comune si legge: "Villa Gabola per le arti e la Musica e la ex Colonia dei Ferrovieri per il Museo Navale. Come d’altro canto non vi è traccia dell’Archivio Storico che si voleva allocare in spazi più consoni sulla Reggia. Naturalmente tutto questo disegno nasce e nasceva da una più ampia visione di città che vedeva sia Villa Gabola che Colonia Ferrovieri oggetto di intervento attraverso sia i PICS ( nuovo fondi europei) sia le linee guida del Grande Progetto Pompei. Probabilmente era voler troppo dalla neo insediata amministrazione uscita si vincitrice dalle urne ma ancora confusionaria nelle sue prospettive di governo. Le ultime esternazioni in tema di Porto e Fincantieri ne sono la riprova laddove i più avveduti non possono non vedere nelle dichiarazioni del Sindaco a seguito dell’incontro con il Presidente dell’autorità Portuale e con l’Ad di Fincantieri, due visioni antitetiche dell’area che va dal porto commerciale a tutta Fincantieri. Ma su questo tema ci ritorneremo a ragion veduta ed in maniera ancor più incisiva. Ritornando a noi la responsabilità ci suggerisce di non sprecare una occasione alla quale già nella precedente consiliatira si era collaborato giungendo ad una conclusione condivisa non solo tra tutti gli attori del consiglio ma anche con la struttura tecnica del Comune e della Soprintendenza. Oggi ci stupisce questa rivisitazione al ribasso ma la annoveriamo nel campo della mancata conoscenza e nell’assenza di un disegno organico di visione della città, un peccato originale cui prima o poi dovrà venire a capo questa maggioranza". 


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01-08-2018 17:21:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA