Non è urgente. Il destino della Reggia di Quisisana sarà deciso dal sindaco di Castellammare che vincerà la sfida delle prossime amministrative. Niente accordo con il direttore di Pompei, Massimo Osanna, almeno per altri tre mesi. Il Museo e la scuola di alta formazione restano ancora una idea sulla carta. Manca una firma che dia il via libera ad un atto che era pronto ad arrivare in consiglio comunale. Una ultima tappa bruciata dalla fine anticipata dell’amministrazione Pannullo. Una firma che tutti, da destra a sinistra, hanno chiesto al commissario prefettizio di mettere per non perdere una chance importante per Castellammare. Ma nella convenzione, che sarebbe dovuta tornare in aula a Palazzo Farnese, ci sono degli impegni che secondo il commissario prefettizio, Gaetano Cupello, tocca alla nuova maggioranza assumere. In realtà le forze politiche avevano chiesto a Cupello di procedere preoccupati dall’ultimatum di Osanna. L’iter per portare una scuola e il Museo Archeologico alla Reggia di Quisisana non è stato semplice e più di una volta ha rischiato di arenarsi. E ora che l’intesa è raggiunta resterà ancora congelata fino a giugno. Il nuovo accordo prevede che al Parco Archeologico siano destinati più spazi per il museo e la scuola di alta formazione del Mibact, rispetto alla delibera approvata a dicembre 2016. Le novità, che richiedevano un nuovo sì del consiglio, sono due. La Reggia di Quisisana dovrebbe ospitare solo una parte del museo civico, mentre il resto dovrebbe trovare casa nell'ex Colonia dei Ferrovieri e a Villa Gabola. Quindi con il suo atto il commissario ipotecherebbe il futuro di ben tre stabili di fondamentale importanza per Castellammare. Troppo per deciderlo in assenza di un sindaco si ragiona a Palazzo Farnese. Osanna e la Reggia di Quisisana dovranno aspettare che gli stabiesi scelgano chi li guiderà nei prossimi anni. E si spera che stavolta siano cinque.