LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Raid in Circum, aumentano le aggressioni a studenti e pendolari

L'allarme lanciato dall'Eav sui dati del 2019

di Redazione
Raid in Circum, aumentano le aggressioni a studenti e pendolari

Raid nella Circum. Violenze e rapine nei confronti dei passeggeri di treni affollati da pendolari, studenti e turisti. Aumentano le aggressioni e le risse che vedono coinvolti i viaggiatori, come sono in crescita i danneggiamenti a bordo dei treni (passati da 332 a 372 in un anno). Di contro calano le aggressioni al personale, i furti subiti dall'azienda, il lancio di sassi verso i convogli e i furti e i borseggi ai danni dei viaggiatori. È la fotografia che emerge dai dati contenuti nell'analisi del rischio 2019 diramata dall'Ente Autonomo Volturno, documento attraverso il quale si denota una complessiva diminuzione degli eventi criminosi rispetto al 2018 (quando erano stati complessivamente 1.057 contro i 940 del 2019, con una contrazione percentuale dell'11%).
A rendere noti i dati è stato il presidente di Eav, azienda che si occupa del trasporto su ferro e gomma da Napoli a diversi comuni della provincia e anche in altre province campane, Umberto De Gregorio: ''Diminuiscono gli eventi criminosi - commenta - ed aumentano i fermi e gli arresti''.
Entrando nel dettaglio, il presidente dell'Ente Autonomo Volturno sottolinea in una nota come vi sia stato ''un decremento del 7% degli atti commessi a danno del patrimonio (circa 400 eventi sono per i bordi sensibili tolti ai treni d'estate)'' e come le ''aggressioni al personale siano diminuite complessivamente del 29%''.
Relativamente all'utenza ''un dato straordinario in termini di contrasto viene registrato in ordine all'odioso fenomeno dei borseggi. Grazie anche alle numerose azioni messe in campo con la stretta collaborazione con le forze dell'ordine, i furti e i borseggi ai danni dei viaggiatori registrano un decremento del 42%, passando da 113 (2018) a 65 (2019)''.
''Il livello di cooperazione e sinergia raggiunti con le forze dell'ordine - prosegue Umberto De Gregorio - è attestato dall'incremento, registrato nel 2019, dei fermi e arresti operati: + 4%. A fronte di 168 arresti nel 2018 siamo passati a 175 arresti nel 2019. Il nostro sistema di videosorveglianza conta oggi circa 4.000 telecamere (2.328 per le infrastrutture e 1.650 per i treni) con 496 citofoni d'emergenza per richieste di soccorso collegate ad una centrale operativa di sicurezza, attiva h 24. Un altro dato utile correlato a quello delle telecamere è relativo alle richieste di immagini dei nostri sistemi di videosorveglianza avanzate dalle forze dell'ordine: nel 2019 abbiamo avuto un totale di 354 richieste (302 relativamente a fatti/reati avvenuti in stazioni e 52 su treni)''.
''Attraverso il monitoraggio continuo dell'andamento del fenomeno criminoso - conclude il presidente Eav - e la conseguente e coerente pianificazione degli interventi preventivi, possiamo seguirne l'evoluzione nell'arco dell'anno, dei mesi e dei giorni giungendo ad affinare l'analisi di ogni singolo giorno su tre fasce orarie, al fine di estrapolare tutte quelle informazioni utili per ben circoscrivere il rischio a livello geografico e temporale. Ciò significa che, quindi, conosciamo le linee, le stazioni ed i treni come pure il periodo dell'anno, i giorni e le fasce orarie maggiormente esposti ad eventi di natura criminosa''.
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14-02-2020 13:25:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA