La mamma non si da pace. Da quando Tiziana ha deciso di togliersi la vita, dopo che tutto era andato a pezzi per quei video hard diffusi, la madre ha deciso di continuare la battaglia a cui la figlia ha rinunciato. "Non è stata mia figlia Tiziana a divulgare in rete i video'' dice Maria Teresa Giglio, mamma di Tiziana, la ragazza suicida dopo la diffusione di suoi video hard, e, parlando dell'ex fidanzato della giovane, afferma ai microfoni di Sky TG24: ''Penso proprio che sia lui il regista di tutto''. La madre della ragazza di 31 anni - che si è uccisa il 13 settembre scorso dopo la comparsa sul web delle immagini - torna a parlare della vicenda, due giorni dopo aver vinto la sua "battaglia" giudiziaria contro un colosso come Facebook e aver annunciato un reclamo al garante della privacy per chiedere la rimozione di oltre un centinaio di indirizzi di siti dove sono ancora pubblicati video a addirittura parodie sulla 31enne.
La Giglio ritorna ad accusare senza mezzi termini l'ex fidanzato di Tiziana, Sergio Di Palo, che nei prossimi giorni potrebbe essere sentito come persona informata sui fatti dalla Procura di Napoli Nord, che sulla morte di Tiziana ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Alla domanda se Di Palo si sia fatto sentire, la Giglio risponde polemicamente: "No, per niente, anzi, io penso proprio che sia lui il regista di tutto.
Mia figlia - prosegue - non era più se stessa, era come depersonalizzata, più volte aveva cercato di interrompere questa relazione. Voglio precisare una cosa importante, che tutte queste cose, riguardo ai video che sono stati diffusi in rete, non è stata mia figlia a divulgarli. E' successo tutto in quel periodo, quando mia figlia aveva preso la decisione di andare a convivere con quest'uomo. Io vorrei che si indagasse bene su quest'uomo e su tutti quelli che anche all'apparenza non avrebbero motivo di essere indagati, vorrei che si andasse proprio fino in fondo, perché tutto è iniziato con lui".
Un pensiero alla figlia che non c'è più: "Forse è Tiziana che mi sta aiutando ad andare avanti perché non essendoci riuscita in vita ad avere quella giustizia che lei tanto sperava, è come se io sentissi la sua voce che dice: 'mamma continua tu al posto mio'".
"Quello che mi attendo - afferma a Sky TG24 - è che si faccia piena luce e che vengano rimossi tutti i contenuti che hanno portato alla morte mia figlia, che si faccia tutto il possibile per fare delle norme che regolino, o che comunque responsabilizzino, tutti questi social network con questi colossi del web. Dobbiamo evitare che succedano queste cose anche ad altre povere ragazze, perché noi donne siamo sempre più penalizzate".
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