E' entrata in un palazzo, poi si è tagliata con delle forbici e si è lanciata da una finestra che dalle scale dava in un androne. Questa la terribile sequenza che avrebbe portato alla morte la ragazza di 24 trovata in fin di vita a Pompei e poi morta mentre arrivava in ospedale. "La pandemia ha incrinato la relazione tra i giovani e la comunità alla quale appartengono". Così il responsabile per la pastorale giovanile della Diocesi di Pompei, Don Ivan Licinio commenta la tragica fine di Grazia Severino, la 24 enne morta ieri in circostanze che fanno pensare al suicidio.
"Tutti avvertiamo oggi un senso di vuoto - ha aggiunto il sacerdote -. la morte di Grazia ha fatto piombare in un clima di amarezza e tristezza l' intera comunità pompeiana". "Grazia era figlia di tutti, così come ogni giovane appartiene alla cura e alla responsabilità di tutte le componenti della società. Con il cuore pesante, ci stringiamo intorno alla famiglia Severino e facciamo nostro il loro grido di dolore cercando di lenirlo con la preghiera e l'affetto, ha concluso Don Licinio. .