Una donna in grado di fare paura come un uomo. Mamma di un boss, insieme al figlio e al marito aveva provato ad estorcere denaro ai produttori di Gomorra. La sua casa era diventata quella del boss Savastano. Condannata a cinque anni e quattro mesi di prigione Annunziata de Simone è stata portata nel carcere di Pozzuoli ieri mattina. Si tratta dell’esecuzione di una sentenza per il processo nato dalla richiesta di una tangente ai danni della società che ha girato alcune scene della serie televisiva tratta dal libro di Saviano a Torre Annunziata, nell’appartamento dei Gallo. La donna di 63 anni è la madre di Franco Gallo, capo del clan dei “pisielli”, ritenuto una costola della potente cosca dei Gallo-Cavalieri. Con lei sono stati condannati anche il figlio e il marito Raffaele Gallo. Secondo l’accusa avrebbero richiesto, a cose fatte molto di più di quanto concordato per girare all’interno della loro casa a Torre Annunziata. La produzione, infatti, aveva scelto l'abitazione di Francesco Gallo, alias «Francuccio o pisiello», per ambientare casa Savastano per rendere più credibile la fiction. Nella sala da pranzo della villa, a pochi passi dal quartiere Penniniello di Torre Annunziata, sono state girate le scene di pranzi e cene ai quali prendono parte il boss Pietro Savastano, suo figlio Genny e sua moglie donna Imma. Dalla firma del contratto tra Cattleya e Francesco Gallo, si accordarono per 30mila, ma poi il boss fu arrestato e la sua abitazione di via Plinio, fu sequestrata. Traumatico per la produzione il passaggio dalla fiction alla realtà. La signora era, infatti, agli arresti domiciliari a casa di parenti a Pompei, mentre marito e figlio si trovano già in carcere, quando è scattata l’esecutività della sentenza. Ad incastrarli un’intercettazione telefonica. Da ieri anche la mamma del boss è in una cella dell’istituto penitenziario di Pozzuoli.