DOMENICA 03 NOVEMBRE 2024




Il caso

Rabbia e dolore a Torre del Greco nel giorno dell'addio ai quattro ragazzi, una lettera dei familiari: "Vittime dello Stato assente, che vuole arricchirsi"

Nella giornata dei funerali il papà di Giovanni: "Mio figlio è stato ammazzato"

di Redazione
Rabbia e dolore a Torre del Greco nel giorno dell'addio ai quattro ragazzi, una lettera dei familiari:

"I ragazzi sono vittime dello Stato assente" ma che ha come obiettivo quello "di arricchirsi". Simona Fossa, cugina di Antonio Stanzione e Gerardo Esposito, ha letto dall'altare una lettera di addio. Ed oltre al dolore ha lanciato anche un vero e proprio atto d'accusa: "Spero che i responsabili paghino", ha aggiunto. "Se non fosse stato per persone senza competenza e che pensano solo ai loro interessi - ha aggiunto la ragazza - oggi avreste trascorso Ferragosto a Barcellona". Uno striscione fuori dalla Chiesa raccoglie il grido di tutta Torre del Greco: "Non esiste perdono senza giustizia". Un messaggio nel giorno dell'addio che si intravede nel mare di folla che accoglie l'uscita delle quattro bare dalla Basilica in cui il Cardinale Sepe ha pronunciato una dura omelia sulla stessa falsariga. “Mio figlio è stato ammazzato. Vittima di un destino beffardo ma anche di chi non ha pensato che su quel ponte potevano esserci dei figli di gente oggi disperata". Così Roberto Battiloro, il papà di Giovanni, uno dei quattro ragazzi di Torre del Greco morti a Genova, nel giorno in cui Torre del Greco si è fermata per l’ultimo saluto ai suo quattro giovani. I genitori di Matteo Bertonati, Gerardo Esposito, Giovanni Battiloro e Antonio Stanzione hanno deciso di rinunciare ai funerali di Stato. "Abbiamo preferito stringerci attorno alla città dei nostri figli, consentendo anche ai parenti più anziani di poter salutare i nostri ragazzi per l'ultima volta. Mio figlio, gli altri amici non possono essere un numero: la vittima 26 piuttosto che 27" spiega Roberto Battiloro.


Proprio a Torre del Greco, come detto, è comparso e poi è stato rimosso uno striscione molto polemico, che accusava lo Stato per la morte dei quattro amici diretti in Spagna per le vacanze: "Omicidio di Stato? Mio figlio non è morto, è stato ammazzato. Lo Stato non ha saputo tutelarlo. La collega Milena Gabanelli". Battiloro lavora come tecnico alla Rai di Napoli e anche il figlio era videomaker, ndr) ha realizzato sei anni fa un reportage molto preciso sulle condizioni del ponte di Genova. Reportage che abbiamo già consegnato alla Procura di Genova". 


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17-08-2018 18:50:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA