Una delle poche oasi di verde di Castellammare, utilizzata come discarica da incivili che depositano a Quisisana ogni tipo di immondizia. Rifiuti ingombranti, vestiti ridotti a stracci, bustoni di immondizia lasciati lungo la salita che collega il centro con la zona tra le più suggestive della città. C’è anche chi lascia a bordo strada pezzi di elettrodomestici e mobili da buttare. La protesta arriva da un gruppo di imprenditori turistici che titolari di B&B e strutture sempre più numerose per accogliere gli stranieri in città. Sono oltre una decina solo quelle sorte tra il verde di Quisisana e Fratte, zona che in pochi minuti permette ai turisti di raggiungere la costiera in auto. "Quando i nostri ospiti scelgono di raggiungere il centro città a piedi lo scenario che li accompagna è disarmante – racconta sconfortata Femia Silvestri, titolare di un B&b – abbiamo un folto gruppo di escursionisti austriaci. Oltre a lamentarsi dello slalom che sono costretti a fare tra la spazzatura, ci chiedono perché un’area così bella non viene valorizzata". Femia è la titolare del B&B “La finestra difronte” la sua è un’attività a conduzione familiare e troppo spesso lei o sua sorella devono giustificarsi con i turisti di quello che vedono. Inutili le segnalazioni che continuamente vengono inoltrate alla ditta di raccolta rifiuti e anche con il “fai da te” la situazione non migliora. Questa estate le imprenditrici si sono date da fare per pulire tutto, ma poi i sacchi di immondizia sono rimasti là per giorni. "Quando abbiamo chiamato l’azienda addetta allo smaltimento dei rifiuti ci ha detto che alcune strade di Quisisana, come ad esempio via San Basile, non rientrano nel programma di pulizia". Una dimenticanza che costa cara agli imprenditori turistici ma anche a chi vive il quartiere costretto a confrontarsi con il degrado in una zona già poco servita dai servizi pubblici. Gli abitanti della zona si sono anche trasformati in fotografi per documentare lo stato della situazione. Dalle sequenze fotografiche si dimostra come si formino in più punti vere discariche. "Giorni fa – conclude Femia – c’era immondizia di ogni genere anche attorno alla fontana di San Giacomo". Un biglietto d’ingresso sconfortante anche per i piccoli alunni della Panzini che frequentano la scuola di fronte alla storica fontana.