GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




la corsa al colel

Quirinale, pontieri al lavoro per il Mattarella bis

Inizia a farsi largo la stessa soluzione già utilizzata per Napolitano

di Veronica Vanacore
Quirinale, pontieri al lavoro per il Mattarella bis

Bruciata anche la carta Casellati sull'altare del muro contro muro, con i franchi tiratori (una sessantina) che hanno fatto capire l'aria che tira a chi ancora come Meloni e Salvini cercano la prova dei muscoli, si lavora ora per il nome condiviso da eleggere come XIII Presidente della Repubblica nella giornata di domani, non si andrà oltre.
A questo punto il ragionamento su chi è rimasto in campo sembra semplificarsi.
Exploit a parte di Crosetto che prende più del doppio dei voti disponibili di FdI, e mai veramente votati i vari Pera, Norbio, Moratti, Frattini, Caartabia, Cassese e Belloni, con Maddalena e Di Matteo schierati n campo per onor di firma dai peones resta poco o niente su cui stringere.
Partiamo da Casini l'unico potenziale che ancora regge, ma solo nei chiacchiericci del Transatlantico, come  possibile nuovo inquilino del Colle, pur non essenso mai andato alla prova del voto e fermo ai box in attesa di un miracolo. Rmangono allora in gioco Draghi e Mattarella.
Tenuto contro che i partiti non vedo di buon occhio l'ascesa al Colle di SuperMario, si deve giocare per forza di cose la carta Mattarella, l'unico a cui Draghi stesso riconosce e riconoscerebbe il ruolo, così da lasciare le cose così come sono fino alle prossime elezioni, poi si vedrà.
Ecco perchè a questo punto sarà importante la sesta votazione attualmente in corso, che pur non essendo decisiva visto che il centro destra si asterrà, sarà importante per capire quanti voti confluiranno sul nome di Sergio Mattarella, che se dovesse sfondare con si mormora il muro delle 250 preferenze determinerà il game over della partita del Quirinale; con i leader delle due coalizioni in processione al Colle per chiedere all'attuale Capo dello Stato di rimanere così come già successo con Napolitano.
Un corto circuito non voluto, ma allo stato attuale l'unico possibile, una sorta di gattopardesco "bisogna che tutto cambi affinchè tutto rimanga uguale" tanto caro a Tomasi di Lampedusa, con buona pace della nostra politica e dei sui rappresentati.
Per ora l'unica certezza è che sarà una notte lunga.


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28-01-2022 19:10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA