Per chi svolge il mestiere di estetista e di truccatrice, lo sbocco naturale, dopo anni di lavoro dipendente, oppure anche all'inizio della propria carriera al fine di aprirsi nuovi sbocchi professionali, è quello di tentare la strada del lavoro autonomo. 

Ma quando guadagnano effettivamente estetiste e truccatrici in proprio? 
Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'argomento.

Quanto guadagnano estetiste e truccatrici in proprio

Rispondere a questa domanda è molto difficile perché il guadagno delle estetiste/truccatrici che decidono di mettersi in proprio dipende da una serie di fattori molto diversi fra loro. Innanzitutto c'è da fare una differenza fra una lavoratrice che è all'inizio della sua vita da freelance e chi, invece, ha già diversi anni di carriera ed è riuscita a farsi un giro di clienti. Inoltre c'è da valutare anche il pacchetto di servizi messi a disposizione delle sue clienti. Per poter, però, dare un range indicativo, si può dire che i guadagni possono partire da circa mille euro al mese, per arrivare a svariate migliaia, per quelle lavoratrici che hanno un buon giro di affari e che, magari, riescono a lavorare anche per realtà come il mondo della televisione e dello spettacolo. Altrettanto interessanti sono i guadagni di chi riesce a stringere collaborazioni con importanti aziende cosmetiche per shooting e sponsorizzazioni di prodotti di ogni tipo, soprattutto per chi ha un grosso seguito sui social.

Come devono mettersi in proprio truccatrici ed estetiste

Indipendentemente dal tipo di risultati che si riescono a raggiungere, vi è un iter ben preciso che bisogna seguire, per mettersi in proprio a tutti gli effetti come estetista / truccatrice. Innanzitutto bisogna verificare di possedere tutti i titoli necessari per poter svolgere il mestiere, visto che la normativa attualmente vigente, in modo particolare per le estetiste, richiede la frequenza di un corso di formazione specifico ed il possesso dell’apposita qualifica conseguita dopo un esame di valutazione finale. 

Poi, è importante che chi intende provare questa strada sia in regola con le norme fiscali che sono attualmente in vigore per chi desidera di intraprendere un lavoro autonomo. In particolare, è necessario innanzitutto aprire la partita iva, perché è attraverso questo strumento che chi svolge un’attività da freelance può pagare le tasse e i contributi sui guadagni realizzati. L’operazione, per le truccatrici, si può effettuare molto semplicemente tramite il sito web dell'Agenzia delle Entrate, compilando il modulo AA9/12 e scegliendo con attenzione il proprio codice ATECO ed il regime fiscale a cui ci si vuole assoggettare. Infine, è obbligatorio anche aprire la propria posizione previdenziale ai fini pensionistici, mediante iscrizione alla Gestione Separata Inps. Il procedimento per le estetiste, invece, si complica leggermente, in quanto prevede l’uso della ComUnica per aprire la nuova ditta ed inserirla nel Registro Imprese, ottenere la Partita IVA ed iscriversi alla Gestione Artigiani Inps, all’Albo degli Artigiani e, infine, all’Inail per la parte assicurativa.

Come gestire al meglio le incombenze fiscali?

Uno dei motivi per cui tantissime persone hanno timore nel tentare la strada del lavoro autonomo è legato al fatto di non essere certi di gestire al meglio gli aspetti più burocratici e fiscali, soprattutto per quanto riguarda la fatturazione. 

Per fortuna, però, per non avere problemi con la partita IVA, oggi esistono delle piattaforme che aiutano sia lavoratori con un volume d'affari ridotto, sia chi realizza moltissime fatture ogni mese, a semplificare tutta la procedura. Uno di questi è Fiscozen, semplice e intuitivo, davvero alla portata di tutti!