Di Maio avrebbe deciso. Al momento sulla vicenda c'è silenzio assoluto. Non parla il leader dei grillini, non parla il candidato finito nei guai in quanto massone. Ma la decisione sembra presa. Dovrà firmare un addio come fosse una cambiale a scadenza. Pugno duro dei vertici del Movimento 5 Stelle nei confronti di Lello Vitiello, candidato nel collegio uninominale di Castellammare di Stabia per la Camera dei deputati e - come rivela il quotidiano Il Mattino - esponente della loggia massonica napoletana La Sfinge, che aderisce al Grande Oriente d'Italia. A quanto apprende l'Adnkronos, il Movimento sarebbe pronto a chiedere all'avvocato di Castellammare di firmare un modulo con l'impegno a dimettersi in caso di elezione. Soluzione già adottata per Emanuele Dessì, Carlo Martelli e Andrea Cecconi.
"Nel Movimento - spiegano fonti di primo piano - non è accettabile che ci siano candidati iscritti alla massoneria, anche se 'in sonno'", come nel caso di Vitiello, al quale viene anche contestato il fatto di non aver informato i vertici del Movimento della sua appartenenza alla loggia.