Lunghe fila per vaccinarsi contro la meningite. Attese di ore e tanta paura. Una situazione oggetto di una riunione al ministero della Salute dopo il caso di Sebastiano, il ragazzo di Agerola morto al Pronto Soccorso del San Leonardo e gli altri casi in Italia. L’ultimo episodio a Ravenna, con un quarantenne che rischia di morire. Nessun problema di approvvigionamento vaccini e nessuna emergenza sanitaria: e' quanto e' emerso nella riunione al Ministero della Salute a livello tecnico, convocata dal Direttore generale della Prevenzione sanitaria, per monitorare la situazione della meningite. Nella riunione e' stata, infine, ricordata l'importanza di seguire il calendario vaccinale e di consultarsi con il proprio medico in merito all'opportunità e alle tempistiche delle vaccinazioni. Alla riunione hanno partecipato referenti del Ministero, dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Agenzia Italiana del Farmaco, del Comando dei Nas, di Farmindustria e della Regione Toscana. Nel corso della riunione sono stati nuovamente analizzati i dati dei casi di meningite verificatisi fino ad oggi nel Paese ed è stato ribadito che, si legge in una nota del ministero, ''non esiste alcuna evidenza di emergenza di sanità pubblica relativa alla meningite a livello nazionale''.
Per quello che riguarda la Regione Toscana, dove da alcuni anni esiste un numero più elevato di episodi di Meningococco C rispetto alle attese, ''si è valutato l'andamento della casistica e concordato di proseguire con la collaborazione in atto''.