LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il giallo

Prostituta uccisa e abbandonata vicino al cimitero, accusato un muratore di Vietri

Individuata prima l'auto su cui la donna bulgara era salita, intestata ad un pregiudicato di Sant'Antonio Abate

di Redazione
Prostituta uccisa e abbandonata vicino al cimitero, accusato un muratore di Vietri

Ci hanno messo giorni per capire chi fosse. Di lei era rimasto solo il corpo, abbandonato come immondizia vicino ad un cimitero. Irriconoscibile, senza documenti. Un cadavere sfigurato da una violenza assassina. È stata identificata dopo tre giorni la donna ritrovata venerdì. Oggi che insieme al suo nome si conosce quello dell’uomo che è accusato di averla uccisa. E’ stato fermato il suo presunto assassino, un uomo di 36 anni. Di lei una prostituta bulgara si erano perse le tracce da quando si era allontanata con un cliente la sera del dodici agosto. Da quel momento di lei nessuno aveva saputo più nulla. Poi il ritrovamento di quel corpo abbandonato nei pressi del cimitero di Pagani.
La vittima era scomparsa la sera del 12 agosto in via Nazionale a Pagani, dove si prostituiva, dopo essersi allontanata con un cliente a bordo di una autovettura.
Nel corso della notte i carabinieri della Tenenza di Pagani con il supporto di quelli del Reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto F.C., muratore, di Vietri sul Mare, ritenuto responsabile dell'omicidio della donna.
I militari, oltre a ritrovare il corpo della donna, hanno rintracciato l'automobile prendendo in visione i sistemi di sorveglianza comunale e di esercizi privati. L'auto, una Citroen C2 nera intestata ad un pregiudicato residente a Sant'Antonio Abate  risultato estranei ai fatti, veniva utilizzata dal muratore ed è stata sequestrata per i successivi accertamenti da parte della Sezione investigazioni scientifiche del Comando provinciale. A bordo del mezzo sono stati ritrovati diversi profilattici mentre nell'abitazione dell'uomo sono state sequestrate una pistola artigianale, tre pistole a salve, un giubbotto antiproiettile, 50 cartucce calibro 38 illecitamente detenute e materiale pornografico. Il presunto omicida, condotto in caserma, è stato riconosciuto da due prostitute come l'uomo che ha avuto contatti con la vittima prima della sua scomparsa.
Il fermato è stato condotto nel carcere di Salerno con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Una storia di orrore e violenza. 


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21-08-2016 14:58:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA