La Procura di Nocera Inferiore scende in campo in maniera decisa per la tutela della salute pubblica durante l'emergenza coronavirus. Il Procuratore della Repubblica Antonio Centore ha così incaricato i magistrati Roberto Lenza e Davide Palmieri a indagare sulle violazioni dei decreti emanati dal Governo in questi giorni. In particolar modo, la Procura di Nocera focalizza la sua attenzione sul rispetto della permanenza domiciliare in isolamento fiduciario per coloro che dal 7 marzo hanno fatto rientro dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. 

I magistrati valuteranno se procedere all'iscrizione nel registro delle notizie di reato non solo per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, ovvero per l'articolo 650 del Codice Penale, ma anche per verificare se sono stati compiuti reati relativi all'epidemia in atto che prevedono pene severe, per chi si rende autore dei reati 438 e 452 del Codice Penale. 

Nel comunicato stampa si fa anche riferimento a una sentenza della Corte di Cassazione del 2019, precisando che il reato di epidemia può configurarsi anche in caso di contagio umano per chi non osserva le dovute cautele, i regolamenti gli ordini e le discipline. Per questo, ci sarebbe l'aggravante del dolo e della colpa cosciente da parte di chi provenendo dalle zone rosse o arancioni, anche prima che l'Italia e lo diventasse interamente, non abbia rispettato gli ordini delle autorità con l’isolamento fiduciario.