Nessun colpo di scena, nessun tradimento nel segreto dell’urna. E’ scivolato così via, come un film già visto, il primo consiglio comunale di Gragnano. Il test fedeltà per Cimmino e la sua maggioranza è andato. Il consiglio comunale al suo debutto ha votato il presidente. Eletto come stabilito Nello D’Auria. Alla quarta votazione secondo lo scenario programmato, il primo eletto per numero di preferenze nelle urne ha avuto anche i voti della coalizione che sostiene il sindaco. La poltrona più ambita, dopo quella del sindaco, è sua. Un risultato non da poco, considerato che a Gragnano hub è andato anche un assessorato. Le prime tre prove sono andate a vuoto, perché ha mantenuto fede al suo ruolo di opposizione anche la minoranza votando scheda bianca. Silvana Somma e Patrizio Mascolo si sono seduti vicino in aula e insieme hanno assistito all’elezione di D’Auria avvenuta al quarto tentativo, quando abbassatosi il quorum, sono bastati gli undici voti della maggioranza per incoronare il presidente. Cimmino ha anche presentato ufficialmente la sua squadra. Ora che la parte del rito tradizionale è consumata, si passerà a toccare le questioni che riguardano Gragnano dal tema dell’abusivismo all’urbanistica. Eletto D’Auria presidente si volta pagina e si comincia a fare sul serio.