A Pompei viaggio tra donne d'affari e Terme Stabiane. Ingresso 'rosa' gratis e aperture di siti non sempre aperti per l'8 marzo.
In occasione della "Giornata internazionale della Donna", l'8 marzo a Pompei sarà possibile visitare - con ingresso contingentato e gratis per le donne - alcuni ambienti non sempre accessibili al pubblico per via delle piccole dimensioni, che raccontano storie e abitudini di donne dell'epoca, come il complesso termale privato dei Praedia di Giulia Felice e la sezione femminile delle Terme Stabiane.
Il grande complesso delle proprietà di Giulia Felice, situato nei pressi della Palestra Grande, si configurava come una vera e propria "villa urbana" caratterizzata da ampi spazi verdi. Il nome della proprietaria Giulia Felice, lungimirante donna d'affari, ricorre in un'iscrizione dipinta, dopo il disastroso terremoto del 62 d.C. sulla facciata (ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli), in cui la stessa annuncia la locazione di parte della sua proprietà.
Giulia Felice si profilava come una donna imprenditrice dell'epoca e una accorta amministratrice della sua grande villa in città, dalla quale aveva pensato di ricavare una rendita sfruttando alcuni ambienti, tra i quali gli splendidi bagni termali che aveva attrezzato per un pubblico scelto come recitava l'iscrizione: "Nel predio di Giulia Felice, figlia di Spurio, si fittano un bagno degno di Venere e adatto a persone di riguardo, botteghe, ammezzati e cenacoli dalle prossime idi di agosto (il tredicesimo giorno del mese) fino a quando ricorrerà la stessa data per la sesta volta e cioè per cinque anni consecutivi".
La sezione femminile delle Terme Stabiane invece, stabilimento pubblico risalente al II secolo a.C., tra i piu? antichi finora conosciuti nel mondo romano, era raggiungibile tramite il portico situato dopo l'area maschile. La sua articolazione in ambienti segue la sequenza canonica che prevede luoghi con diversi gradi di calore.
Nelle Terme Stabiane alle donne era riservato un ingresso diverso dagli uomini, come era normale nel mondo antico separare i generi, riconoscibile dalla scritta "Mulier" (donna), posta nell'angolo nord-ovest del cortile delle terme, che si apre su Via del Lupanare.