Sul sito del Ministero dell'Interno tutto è ancora bloccato. Congelato il voto di Pompei sembra finito in un labirinto di interpretazioni burocratiche e questioni procedurali. Il caso delle elezioni per scegliere il sindaco di Pompei diventa nazionale. Carmine Lo Sapio da due giorni è fermo al 50 per cento, mancano i voti dell'ultima sezione. Quella di Messigno che gli assegnerebbe la vittoria con 19 voti di vantaggio sullo sfidante Mimmo Di Casola. Nulla di fatto oggi pomeriggio quando a Pompei si sono controllate le cinque schede della sezione 13 che non permettono di chiudere la partita. Conteggiate quattro in favore di Carmine Lo Sapio, una a Domenico Di Casola, si ritrovano contemporaneamente tra le nulle. Una questione che non è rilevante sul risultato, in quanto anche se tutte non attribuite la poltrona a sindaco sarebbe comunque di Lo Sapio. Ma determinanti rispetto a quanto avvenuto nella sezione in cui ora le cifre non si trovano con il numero di votanti. Un pasticcio burocratico da cui, con il passare delle ore, è sempre più difficile uscire. Da oggi è stato tutto rinviato a domani quando si procederà al riconteggio delle schede messe a verbale. Poi sarà il momento di decidere se validare il voto in quella sezione e quindi quello generale. Attualmente sul sito del Ministero mancano 1400 voti tra quelli della sezione incriminata, le nulle e le bianche. Un rebus da sciogliere entro domani. Mentre Carmine lo Sapio ostenta sicurezza sulla conclusione della vicenda e Mimmo di Casola ha già pronto un piano b, con un ricorso al Tar se l'esito della vicenda non fosse quello sperato. Un caso già prima di avere cominciato.
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