GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il caso

Pomodoro: allarme rosso

aumentate del 680% le importazioni dalla Cina

di Redazione
Pomodoro: allarme rosso

Addio al pomodoro made in Italy, ciao ciao San Marzano e prodotti a Km 0.
L'allarme "rosso" è lanciato da Coldiretti sulla base dei dati Istat fino a novembre 2015, e segnala che le importazioni di pomodoro concentrato, in special modo dalla Cina, sono aumentate del 680% pari al 10% dell'intera produzione italiana.
Il rischio vero è che in mancanza dell'obbligo di indicare in etichetta la provenienza del prodotto, si possa camuffare per iltaliano anche quello importato, e senza neppure correre il rischio di fare una truffa.
Truffa invece che verrebbe fatta anche dalle aziende di casa nostra a danno dei consumatori finali inconsapevoli di tutto ciò.
Pare, sempre secondo la Coldiretti, che dalla Cina sbarcano nel nostro paese fusti e panetti di concentrato di pomodoro da rilavorare e confezionare come prodotto "Made in Italy", visto che al momento la legge obbliga solo ad indicare il luogo di confezionamento ma non quello di provenienza del prodotto.
Come spesso accade nel nostro paese, esiste una legge parziale circa l'indicazione della provenienza, che vale per la passata ma non per concentrato di pomodoro e sughi pronti.
L'allerme rosso di Coldiretti non capita a caso, questo è infatti il periodo dove vengono chiusi i contratti per la raccolato del 2016, e agli agricoltori sono al momento proposte di riduzione del prezzo rispetto allo scorso anno non inferiori al 10%, fatto non sostenibile se si tiene conto dell'aumento delle spese generali.
Aumento record delle importazioni, riduzioni dei prezzi pagati agli agricoltori e taglio delle superfici, continua la Coldiretti, aprono uno scenario preoccupante per il prodotto simbolo della dieta mediterranea.
Sempre per Coldiretti  l’84% degli italiani ritiene molto importante che l’etichetta riporti la provenienza della materia prima impiegata.
La Cina è sotto osservazione anche da parte dell'Unione Europea, sempre secondo Coldiretti visto che nel 2015 ha conquistato il primato negatibo di numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge europee. un dato per tutti, su un totale di 2967 allarmi per irregolarità segnalate in Europa ben 386 (13%) hanno riguardato la Cina.
Questo l'allarme, si attendono ora risposte concrete da parte delle aziende agroalimentari italiane e dal Mimistro per l'Agricoltura, sulle misure da adottare per proteggere e sostenere il "Made in Italy" che oggi come oggi è sotto attacco.


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06-03-2016 16:25:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA