Il tempo dei sorrisi e dei selfie è passato in fretta. "Licenziato" l'assessore al bilancio Casimiro Donnarumma, la sua poltrona resterà vuota fino a dopo le politiche. Quella foto della nuova squadra di governo scattata a metà ottobre già è stata strappata. Dopo meno di quattro mesi è di nuovo crisi a Palazzo Farnese. Tolte le deleghe all'amministratore che ha utilizzato la sua pagina Fb per fare campagna elettorale a Nello Di Nardo e Forza Italia, Pannullo ora punta a lasciare tutto come è per un mese. "Niente nomine per adesso" dice con un sorriso Toni Pannullo. Ostenta tranquillità il primo cittadino che ha mandato via l'uomo scelto dai quattro consiglieri di Area Civica, insieme al vicesindaco Daniele Pesenti. Non si aspettavano una revoca venerdì pomeriggio, i quattro che avevano preso tempo fino a domani. Ma nonostante l'accelerazione impressa alla crisi da Pannullo, in questo fine settimana non ci sono state reazioni. Ora si capirà domani come Eutalia Esposito, Salvatore Ercolano, Nino Giordano e Selene Duilio intendano rispondere alla decisione di mandare via il loro assessore. Secondo il manuale della politica per cominciare ad aprire crepe in maggioranza dovrebbero per prima cosa ritirare Pesenti dalla giunta, ma quale sarà la loro mossa contro il Pd e il sindaco lo si capirà a week end finito. Intanto potrebbero non ritrovarsi soli in questo braccio di ferro con i Democratici, portandosi dalla loro parte anche Antonio Alfano e Tina Donnarumma. In sei, infatti, si presenteranno alla riunione di maggioranza messa in agenda per domani. Alfano sente già traballare anche la poltrona del suo assessore Carla Di Maio, che con gli eventi e il calendario tra l'Immacolata e Natale avrebbe creato più di un dissapore in maggioranza. Il primo problema che potrebbe avere Pannullo, quindi, attiene ai numeri per continuare a governare. Ad urne per le politiche chiuse e bandiere ammainate, ad andargli in aiuto potrebbero essere esponenti dell'opposizione pronti a passare sull'altro fronte. Quella foto scattata ad ottobre ormai è solo un reperto da archivio.