Poche aule, studenti a lezione sulle scale. Dopo una settimana in attesa di rispste, gli studenti del liceo classico fanno scattare la protesta. Cori e striscioni da parte dei ragazzi in attesa di un incontro con il commissario prefettizio Gianni Cupello. Questa mattina il fronte più duro della protesta ha occupato l'ingresso del Plinio Seniore. Solo parte degli studenti ha preso parte alla manifestazione, su 20 classi 14 risultavano presenti. Gli altri hanno preferito adottare una linea più morbida in attesa dell'arrivo di risposte dalla preside e dalle Istituzioni. Ma la protesta potrebbe non fermarsi, in quanto il problema per il quale è stato indetto lo sciopero persiste da mesi. Sia nella sede centrale che della succursale di via Virgilio, le lezioni si tengono grazie alla rotazione delle classi. Mentre c'è chi resta a casa un giorno su sei, dovendo poi recuperare le ore nel resto della settimana. Questa ormai la prassi da anni. L'ultimo caso emblematico la settimana scorsa quando per alcune ore una classe ha tenuto lezione lungo le scale dell'isitituto perchè la sala docenti, anch'essa utilizzata per le lezioni, era occupata da un incontro pubblico. Mentre in trenta e più affollavano le classi non potendo scendere in palestra a fare educazione fisica per la pioggia, mancando una struttura coperta.
Le azioni si muovono in sinergia con il consiglio di istituto e con gli stessi studenti che però questa mattina hanno scelto di "smuovere " a loro modo le acque. "Ci eravamo dati una settimana di tempo - raccontano i ragazzi - ma non è cambiato niente e non ci sono novità in vista." Lo slogan urlato dal megafono: "Prima le soluzioni, dopo le iscrizioni".