"Chella pizz'a nventaje pe'a reggina perciò Margherita l'avetta chiammà".
Ebbene ora dopo 126 anni di storia l’America prova rubarci la pizza, da qui la petizione e l'idea di "Facciamoci sentire" con la richiesta: firma anche tu!
Già riconosciuta dal 4 febbraio 2010 come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea ora la pizza punta a diventare patrimonio dell’Unesco.
Il Presidente della Fondazione Univerde ed ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, l’Associazione Pizzaioli Napoletani e Coldiretti, hanno lanciato tempo fa la petizione mondiale #pizzaUnesco per inserire l’antica tradizione nella più recente “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.
"Il riconoscimento da parte dell'Unesco - si legge sulla petizione - proteggerebbe la pizza e l'economia ad essa legata, dal fenomeno dell'italian sounding.
Riconoscere la pizza è un'occasione per salvaguardare il made in Italy". Il 26 marzo 2015 la Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha deciso di candidare l’antica arte dei pizzaiuoli napoletani all’ingresso nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità e sul sito Change.org la petizione ha raccolto già 700.000 firme tra celebrità, chef, politici e vanta addirittura la benedizione papale. A dare manforte al piatto più amato dagli italiani è la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa che ha dato la sua adesione alla campagna.
Si tratta dell'unica candidatura italiana per questo periodo (la Falconeria è una candidatura transnazionale) e c’è il pericolo che in America, la pizza New York Style potrebbe subentrare all’Italia. Il tempo scorre e il 4 marzo l’Italia dovrà nuovamente ridefinire la candidatura della pizza napoletana e c’è bisogno di tutti noi cittadini italiani e partenopei in primis per riconoscere a livello mondiale una vera e propria opera d’arte gastronomica che tutto il mondo ci invidia.
Cosa aspetti? Visita il sito e firma https://www.change.org/p/proteggiamo-il-made-in-italy-la-pizza-come-patrimonio-unesco