Piuma ha sedici anni e ha un peso che, agli occhi degli altri, andrebbe nascosto o drasticamente ridotto. Sua madre è la prima a farle percepire questo, regalandole tute che possano coprirla o tenerla “al sicuro”, al riparo da un giudizio di cui lei stessa si rende complice se non capostipite. Suo padre è diverso, diverso come Piuma, e insieme guardano nella stessa direzione, che pare essere opposta a quella di tutti gli altri.
Leggeri, con il macigno del giudizio che li aspetta dentro e fuori casa e una valanga di ricordi che ha schiacciato Bianca, la migliore amica di Piuma, tanto presente quanto andata via troppo in fretta.
I suoi genitori le hanno organizzato una festa a cui non arriva nessuno e Piuma si ritrova triste, con le ridotte dosi di dolci imposti dalla madre e con una telefonata che svelerà il motivo dei giorni precedenti chiusa in camera. Un atto di bullismo, un video in cui Piuma è protagonista costretta.
Crolla tutto. Crolla la reputazione di sua madre, ex modella che ha rinunciato a tutto per la sua famiglia, la cui autostima già vacilla per quella figlia così “diversa” dalle sue amichette. Crolla la speranza di Piuma, la sua luce si affievolisce al punto da preferire il buio della sua cameretta e il fumo della candelina spenta da sola. Crolla l’entusiasmo di suo padre, che porta il peso di una moglie infelice e di una figlia oppressa dal giudizio della stessa.
Ma Piuma cambierà il destino di se stessa e della sua famiglia, grazie al suo cuore limpido, abitato dalla sua amica di sempre, che le suggerirà cosa fare.
Piuma volerà oltre il giudizio che inchioda, oltre la perdita di quell’amica che dal peso sociale non si è liberata, oltre le tute regalate per coprirsi, oltre i dolci dosati, oltre i video compromettenti, oltre lo sdegno di sua madre, oltre lo specchio, oltre tutto.
Perché lei è una spanna sopra.
Ed è bella, tanto bella perché non ne è troppo consapevole, non si lascia invadere dalla spocchia che ha cercato di sottometterla.
E questo la porterà a volare ancora più in alto, tanto da diventare il modello da seguire all’interno della sua famiglia.
Alessia Andreoni (Piuma) è l’esempio di come si possa arrivare con potenza al pubblico quando ci si libera dal giudizio su di sé. Si è fatta da tramite tra il suo personaggio ed il pubblico e si è percepito durante l’intera messa in scena. Voce e movimenti leggeri, ma anche categorici e pesanti quando la battuta lo richiedeva. Incisiva e sottile in momenti non semplici, arriva al pubblico diretta.
Sara Missaglia (la madre) interpreta una donna rigida, fragile, sottoposta al giudizio di cui non riesce a liberarsi. E lo fa con grandissima abilità, caratterizzando le varie fasi del suo personaggio dal corpo alla voce (melodiosa, densa). Prima la si odia, poi la si ama.
Nicola Tartarone (il padre) è il personaggio con cui si lega subito e lo interpreta con maestria. Arrivano al pubblico i conflitti, legati al doppio ruolo di padre e marito, la tenerezza, la fluidità nel ritmo con cui attraversa la scena.
Elena Francesca Tarallo (Bianca) con movimenti volutamente meccanici, diventa realmente un ricordo, una proiezione, l’amica ballerina che si muove con la delicatezza e l’intermittenza di una bambola rotta. Delicata, commovente.
La regia di Francesco Campanile, ancora una volta, stupisce e anima, intersecandoli, l’intenso testo di Tiziana Tesauro che ha raccontato con coraggio e delicatezza, una tematica sociale difficile, permettendo ad un pubblico giovane di comprendere ed entrare in empatia; con le coreografie dirette con cura da Christian La Sala, dalla leggerezza e profondità disarmanti.
Un progetto dai massimi confini educativi, dai contenuti autentici, forti, che, con schiaffi e carezze, fa riflettere e commuovere.
Regia | Francesco Campanile
Drammaturgia | Tiziana Tesauro
Con | Alessia Andreoni, Sara Missaglia, Elena Francesca Tarallo, Nicola Tartarone
Movimenti Coreografici | Christian La Sala
Scene | Francesco Felaco
Costumi | Ro.Ca.Gi.
Tecnico audio | Franco Polichetti
Tecnico Luci | Gerardo Ferrentino
Foto di scena | Gianluca Tesauro
Service | Service in tour
Organizzazione e Distribuzione | Sabrina D’Amore, Giusy Mellace, Sonia Russo
Produzione | Teatri di Carta