L'aveva picchiata chiudendola nella sua auto. Pestata a sangue a Sant'Antonio Abate la donna fu costretta al ricovero in ospedale. Condannato ad un anno di reclusione l'ex boss del clan Loreto-Ridosso, Romolo Ridosso e oggi collaboratore di giustizia. Le accuse per le quali è stato processato l'ex boss di Scafati erano lesioni e violenza privata, una seconda sentenza di condanna dopo quella di stalking ai danni della stessa donna. Il verdetto dopo quattro anni. La donna, secondo la ricostruzione effettuata dalla procura di Torre Annunziata, si trovava nella sua auto, quando fu raggiunta da Ridosso, anche lui a bordo della sua macchina. La vittima fu presa a schiaffi e pugni, per poi essere lasciata in auto, ferita e in uno stato di forte angoscia. Dopo che l'uomo andò via, la vittima allertò i carabinieri per essere trasferita in ospedale al San Leonardo e ricevere le cure del caso. La diagnosi accertò una contusione alla faccia, al cuoio capelluto e del collo, oltre a ferite alla mano. I militari invece si misero sulle tracce dell'uomo, con una denuncia a piede libero. Ridosso, già condannato in via definitiva per l'accusa di stalking, è stato ora nuovamente condannato dal tribunale. Ma i guai maggiori per Ridosso derivano da un'altra inchiesta che ne fa il protagonista dei rapporti tra la cosca di Scafati e la politica locale.