È finito agli arresti domiciliari Salvatore Langellotto, imprenditore edile di Castellammare con una condanna per concorso esterno al clan Esposito, accusato del violento pestaggio ai danni di Claudio D'Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, avvenuta a Sant'Agnello,nel Napoletano, il 26 marzo scorso. 

L'imprenditore, pluripregiudicato anche per camorra, è accusato di aver "aggredito a calci e pugni d'Esposito, provocandogli lesioni guaribili oltre i 40 giorni, tra cui la frattura di una costola, a causa di vecchi rancori legati alle numerose denunce presentate in passato dalla vittima, in qualità di presidente del Wwf Terre del Tirreno, a tutela dell'ambiente e del paesaggio della penisola sorrentina, che, ad avviso dell'indagato, avrebbero leso gli interessi imprenditoriali nel settore edile" scrive in una nota il procuratore Nunzio Fragliasso. Contro l'indagato ci sono non solo la denuncia della persona offesa, ma anche le dichiarazioni di alcuni testimoni presenti ai fatti.

La vicenda, come si legge nell'ordinanza cautelare, appare di "una gravità assoluta" avendo I'indagato "posto in essere in modo subdolo e premeditato una brutale ed incivile aggressione ai danni della persona offesa solo perché questa, per spirito civico, ed in virtù del proprio ruolo all'interno del Wwf, aveva osato denunciare alcune condotte riconducibili al primo nella sua qualità di imprenditore".