GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Pescivendolo ucciso, in aula il video della rapina e le lacrime della moglie della vittima

Il figlio: 'Mio padre non mi ha detto chi ha sparato'

di Redazione
Pescivendolo ucciso, in aula il video della rapina e le lacrime della moglie della vittima

Un minuto prima è insieme alla sua famiglia a vendere il pesce e il minuto dopo è in un lago di sangue con gli occhi senza vita. Antonio Morione non poteva sapere che quello sarebbe stato il suo ultimo Natale. Morì il 23 dicembre 2021 nella sua pescheria a Boscoreale durante un tentativo di rapina. Un amaro destino racchiuso in un video di pochi minuti in cui è immortalato tutto l’orrore di quella serata maledetta.

Entra nel vivo il processo contro i quattro killer del commerciante di Torre Annunziata. Questa mattina nell’aula 116 della Corte d’Assise di Napoli è stato diffuso il video scioccante dell’omicidio del 41enne, assassinato davanti a moglie e figli. Un colpo dritto al cuore per la vedova Maria Rossi, in lacrime davanti a quella sequenza di morte. Il primo a sedersi sul banco dei testimoni è Tancredi Morione. Il figlio di Antonio, incalzato dal Pubblico Ministero Andreana Ambrosino, ha tentato di ricostruire nei particolari i fatti di quella sera. “Ricordo un uomo con il volto coperto e gli abiti scuri entrare nella pescheria. Punta la pistola prima contro mia sorella e poi contro la mia fidanzata. Papà capisce subito cosa sta accadendo e nasconde il marsupio con i soldi. Poi va fuori e squarcia una gomma all’auto della banda per non farli scappare, ma pochi istanti dopo gli sparano”.

Nel video mostrato in aula si vedono solo due uomini del commando nella pescheria. Il primo è armato e resta all'esterno. Il secondo, invece, entra dentro per rubare gli incassi. Ed è proprio in questo frangente che Morione reagisce e squarcia la gomma. Negli stessi istanti però il rapinatore armato passa la pistola all'altro che spara contro Antonio mentre sta rientrando nel negozio. Fatale sarà il proiettile alla nuca. 

Nel corso dell’udienza Teddy precisa al giudice Concetta Cristiano che suo padre non ha mai riconosciuto i killer, né tantomeno fornito dettagli rivelanti sugli uomini del commando. “Papà non mi ha mai detto nulla. Era accasciato a terra in una pozza di sangue e l’ho visto chiudere gli occhi per sempre. Gli facevo domande per sapere chi fosse stato, ma non mi ha mai risposto”, specifica il ragazzo. Morione, quindi, non avrebbe mai pronunciato la frase "Song’ ra Torr, song e ngopp a Lava”.

Ma c’è un altro particolare rilevante che emerge in aula. Teddy afferma che la famiglia Morione non ha mai ricevuto richieste estorsive, eppure in passato si sono verificati due raid contro la pescheria ‘Il Delfino’. Prima una stesa e poi un incendio. Eventi criminali precedenti all’omicidio e che lo stesso Antonio denunciò alle forze dell'ordine.


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16-10-2024 16:34:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA