Un passo importante, ma non è ancora abbastanza. Questo il giudizio condiviso sul patto tra Bono e de Luca per lo stabilimento Fincantieri di Castellammare. Simile il commento epresso sul documento sottoscritto oggi in Regione Campania dal parlamentare Lello Vitiello e dai due candidati a sindaco Massimo de Angelis e Andrea Di Martino intervenuti a poche ore dalla firma che assicura a Castellammare lavoro per altri due anni. Afferma il deputato stabiese: "Se da un lato la notizia è un fatto positivo, dall’altro bisogna impegnare azienda, regione e governo nazionale affinché vi sia stabilità e certezza nell’affidamento delle commesse. Basta lavoro parziale e a tempo determinato: lo sforzo di azienda e soggetti istituzionali deve essere finalizzato a riattivare tutti i comparti e mettere a frutto tutte le alte professionalità garantite dalla cantieristica stabiese". Una valutazione che, al di là dei diversi schieramenti, condividono anche de Angelis e Di Martino. "Un buon punto di partenza - dichiara de Angelis - ma dobbiamo fare di più. Fincantieri può e deve rinascere in sei passi: innanzitutto il refitting dello scalo per prolungare la parte immersa e facilitare il varo di navi con dislocamento maggiore. In secondo luogo l’aumento della capacità di imbarco attraverso l’aggiunta di 2 nuove gru. Ancora, l’ampliamento delle zone scoperte e di quelle coperte per lo stoccaggio di materiale, attraverso anche il ripristino di aree dismesse. Infine, è necessario attrezzare la banchina per facilitare lo sbarco dei materiali e dei manufatti nonché potenziare i mezzi di sollevamento e creare un varco diretto su via Acton». Chiede che alle parole seguano fatti e i numeri degli investimenti futuri Di Martino e soprattutto che a Castellammare non arrivino più solo pezzi di navi. "Al battesimo del mare devono tornare nave con il marchio Castellammare. La firma del protocollo sullo stabilimento stabiese tra Bono e De Luca è un passo in avanti per dare garanzie istituzionali alla città e ai lavoratori. Ma questo è solo un primo risultato rispetto al cammino che c’è ancora davanti. Tra i primi atti da sindaco ci sarà la richiesta immediata di sedere al tavolo istituzionale per ottenere che Fincantieri, regione e governo diano le risposte che Castellammare si aspetta. Mai più tronconi e pezzi di navi inviati di sei mesi in sei mesi, ma una programmazione di lunga durata".