E' la società da cui dipende il futuro delle Terme di Stabia. Per guidarla il sindaco Pannullo conferma il manager Biagio Vanacore. Chiamato alla Presidenza della Sint, l'azienda pubblica che detiene il patrimonio termale, dal primo cittadino Nicola Cuomo aveva già presentato le sue dimissioni quando quella esperienza amministrativa si era interrotta traumaticamente. Ma il commissario prefettizio, Claudio Vaccaro, gli aveva rinnovato l'incarico. Ora, dopo la vittoria dell'amministrazione Pannullo, a guida Pd, la seconda conferma. Il sindaco l'ha voluto al vertice della società che nel prossimo futuro dovrà prendere decisioni delicate per le Terme di Stabia, ormai fallite. Tra le prime direttive partite da Palazzo Farnese lo stop alla vendita dell'albergo delle Terme. Nei piani dell'amministrazione c'è l'esigenza di fare ripartire in tempi rapidi il programma di rilancio del termalismo anche per il termine fissato dalla Regione in merito alle concessioni delle sorgenti. Vanacore è quindi la persona giusta per non ripartire da zero, ma farsi trovare pronti alle scadenze alle porte. Confermata con lui anche Stefania Amato, l'unica della triade dei revisori dei conti. New entry sono, invece, Claudio Teodonno e Concetta Longobardi. Dopo i fallimenti di Multiservizi, Asm e Terme di Stabia, la Sint è l'unica società partecipata che resta al Comune. E con il suo inestimabile patrimonio, un'azienda dalla mission fondamentale per le Terme e la città.