La fatica maggiore è stata incastrare i nomi arrivati dai consiglieri della sua coalizione ai posti giusti. E soprattutto individuare le donne a cui affidare i tre assessorati come vuole la legge. Ma alla fine Tony Pannullo rivendica il risultato: “Quindici giorni per fare la squadra di governo è pochissimo. Nessuno prima di me ha fatto così in fretta”. Due settimane trascorse a comporre un puzzle per distribuire gli incarichi secondo quanto era uscito dalle urne. Ma l’ultimo nome di donna è arrivato questa mattina. E’ Giulia D’Auria, un avvocato che si dovrà occupare di una delega importante come i lavori pubblici. Di lei non si sa molto, ne molto ha detto in aula a Palazzo Farnese, sembrando qualcuno capitato lì per caso. E’ scelta direttamente da Pannullo a poche ore dalla presentazione della squadra. “Sono un tecnico, sono stata la prima ad essere sorpresa di essere chiamata a quest’incarico” ha spiegato, invece, Carla Di Maio. La Di Maio è stata voluta dalla lista di Antonio Alfano che l'ha contattata nella giornata di ieri. Sociologa, è arrivata all’ufficio di coordinamento delle politiche sociali durante l’amministrazione Vozza. Ma lì è rimasta anche successivamente, diventando il braccio destro della coordinatrice voluta da Bobbio: la Pascarella. Ha, infatti, affiancato la coordinatrice di quell'ufficio promossa dal sindaco di centrodestra ad esperta di politiche sociali con il suo diploma nautico. La Pascarella, arrestata nei mesi scorsi nell’ambito dello scandalo che ha travolto l’amministrazione di Maddoloni, di cui faceva parte come consigliere comunale, ha all’attivo l’avere chiuso a Castellammare i centri aperti a favore di anziani, bambini e disabili. Adesso toccherà alla Di Maio occuparsi di fare ripartire il motore delle politiche sociali, spento da tempo. “Il problema sono le risorse, ridotte del 50% dalla Regione” spiega in aula. Eppure con il comune in dissesto può dirsi fortunata, avendo un tesoretto per la sua programmazione che altri assessorati non vedranno se non alla uscita dalla crisi. Dice delle tre donne in giunta Pannullo: “Sono volti nuovi, non fanno parte della politica politicante”. Il riferimento è anche alla terza nominata: Anna Armeno. L’assessore alla scuola non ha potuto partecipare alla presentazione, impegnata a Roma nel suo ruolo di insegnante. Arriva in giunta indicata da Progetto Stabia, candidata e non eletta, la Armeno è la moglie dell’ex assessore Michele Costagliola in politica da più di dieci anni. Gli altri sono conferme di quanto già annunciato. Vicesindaco è Andrea Di Martino, voluto da Pannullo al suo fianco durante la campagna elettorale, ha il difficile compito di portare il comune fuori dal dissesto. Prima consigliere comunale, poi assessore di Salvatore Vozza, è l’unico ad avere una consolidata esperienza da amministratore insieme all’assessore all’ambiente Franco Balestrieri. Di Martino è assessore del Pd con l’architetto Pino Rubino, indicato in giunta dall’area casilliana del partito di Renzi. La stessa del sindaco. A Rubino toccherà sbrogliare la matassa della Villa comunale, tra le sue priorità di assessore all’urbanistica, come ha già spiegato oggi pomeriggio. Spetterà, invece, all’ingegnere Giuseppe Iozzino realizzare uno dei primi impegni assunti da Pannullo in campagna elettorale: l’App da scaricare gratuitamente attraverso la quale i cittadini potranno segnalare disagi e problemi a Palazzo Farnese. A Iozzino è toccata la delega all’innovazione tecnologica e alla comunicazione. Nipote di Eutalia Esposito, il consigliere comunale più votato, è stato da lei proposto in giunta. Ma il giovane assessore aggiunge con tranquillità: “Condivido con lei la passione politica da tanto. Sono stato anche candidato a Pompei con ottimi risultati, ma non eletto”. A Pompei non è andata, a Castellammare sì. Ora la squadra c’è, tra una decina di giorni sarà convocato il primo consiglio comunale. Il primo test per la maggioranza sarà l’elezione del Presidente del consiglio, vero banco di prova per Pannullo. Ora la compagna elettorale è veramente alle spalle.