LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Pannullo in crisi, i quattro di Area civica al sindaco: "Dicci perchè hai messo fuori due consiglieri"

I centristi chiedono al sindaco spiegazioni sull'esclusione di Ciro Cascone e Tina Donnarumma

di Redazione
Pannullo in crisi, i quattro di Area civica al sindaco:

Con quattro sì e con due no. Non è piaciuta ai consiglieri di Area Civica la scelta di Pannullo di chiudere fuori alla porta due dei loro compagni di viaggio. Prima di riaprire la trattativa, che avevano chiuso dichiarando l’appoggio esterno al sindaco, i centristi vogliono una spiegazione. Di assessori, nomi e deleghe al momento non si parla. Superate le 48 ore chieste per rispondere alla lettera spedita da Palazzo Farnese sabato, i capigruppo Nino Giordano e Salvatore Ercolano si aspettano una chiarimento. Nei quindici giorni di passione a Palazzo Farnese i quattro di Area civica hanno camminato insieme a Ciro Cascone di Campania Libera e Tina Donnarumma di Progetto Stabia. In sei hanno sottoscritto il documento in cui hanno detto a Pannullo vai avanti senza di noi e valuteremo, di volta in volta, se votare i tuoi provvedimenti. Un epilogo troppo rischioso che avrebbe lasciato il sindaco con soli dieci voti in aula, costretto ad ogni passaggio a guardarsi le spalle. Per questo sabato Pannullo ha provato l’ultima mossa con un messaggio pieno di ammissioni su errori e con l’impegno di inaugurare una nuova fase non più a esclusiva guida Pd. Ma nella sua lettera dei sei dissidenti, due venivano messi fuori. Scadute le 48 ore di tregua, i quattro di Area Civica chiedono al sindaco di conoscere i motivi politici dell’esclusione. Non è bastato offrire sul piatto l’incarico di vicesindaco, casella vuota ufficialmente dopo le dimissioni di Andrea di Martino, ma di fatto già messa a disposizione dal Pd almeno da due settimane. I quattro ora vogliono sapere perché Pannullo mette due dei dissidenti fuori. Troppo forte è il sospetto che, al di là dei toni della lettera, il filo conduttore della trattativa sia sempre lo stesso. Aprire senza toccare il timone di comando con le postazioni in mano agli uomini fedeli al capogruppo Francesco Iovino. Va bene quindi nominare un nuovo assessore al posto del dimissionario, Giuseppe Iozzino, per accogliere le richieste di Eutalia Esposito e Salvatore Ercolano anche cedendo sulla delega alle politiche sociali. Va bene dare il vicesindaco a Nino Giordano e Angela Duilio, soprattutto se si trattasse di Casimiro Donnarumma il nome che più sta spingendo per siglare la pace. Ma il discorso si ferma qui. Il Pd non ha alcuna intenzione di rinunciare agli assessori Pino Rubino, Francesco Balestrieri e Giulia D’Auria, né di inimicarsi Antonio Alfano che ha in giunta Carla di Maio o di venire meno al patto con Giovanni Nastelli che, in omaggio al presidente della Juve stabia Manniello, gradirebbe Antonella Capasso assessore alla scuola. Quindi non c’è posto per tutti. Nel gioco estenuante di una crisi che è alla sua terza settimana di passione, la palla torna nel campo avverso. Stavolta tocca a Pannullo. 


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03-10-2017 13:14:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA