L'aveva detto che avrebbe ascoltato tutti, ma aveva aggiunto che poi avrebbe deciso da solo. La prima fase ha tenuto impegnato Pannullo più del previsto. Forse il sindaco non si aspettava che fosse così dura quando ha cominciato il suo giro di consultazioni con i consiglieri della maggioranza. Praticamente senza partiti, con il Pd che non ha segretario e le quattro liste civiche che sono solo la somma dei candidati, ad ogni giorno che passa si moltiplicano problemi e richieste. Cambi di nomi e indicazioni senza spessore. Per uscirne il primo cittadino dovrebbe passare alla fase due: decidere da solo. Al momento, però, Pannullo è ancora alle prese con il tentativo di trovare un accordo che faccia felici tutti. Un'impresa che dovrebbe tenere conto delle competenze necessarie per governare una città dai mille problemi come Castellammare e con pochissime risorse economiche per risolverle: il comune è in dissesto. Sul tavolo del sindaco in questi giorni è arrivato il nome del nipote di Eutalia Esposito, la ginecologa più votata in questa tornata elettorale. E come unica donna Anna Armeno, la moglie dell'ex assessore Michele Costagliola. Al primo dovrebbero andare le politiche sociali e alla seconda la delega alla pubblica istruzione. Ancora vuota la casella rosa tra le tre che spettano al Pd. Se il vicesindaco sarà Andrea Di Martino, secondo quanto deciso direttamente da Pannullo che l'ha voluto al suo fianco in campagna elettorale, e l'assessore all'urbanistica Pino Rubino, sostenuto dai casilliani capitanati da Iovino, la terza indicazione toccherebbe all'ala che in consiglio è rappresentata da Rosario Cuomo. I fratelli Cuomo avrebbero voluto in giunta Costantino Aitra e non hanno sostenuto la candidatura della dirigente regionale Annapaola Mormone. Quindi si tratta di capire la loro prossima mossa. Chiusa la partita con i consiglieri di Progetto Stabia, in quanto se Giovanni Nastelli si sente rappresentato dall'Armeno, gli altri due Tina Donnarumma e Ciro Cascone hanno blindato Francesco Balestrieri assessore all'ambiente di carriera, ha infatti nel suo curriculum un incarico con il centrodestra di Bobbio e a Torre del Greco con Malinconico. In questa partita a scacchi tra Pannullo e la sua maggioranza manca anche il nome di una terza donna che spetterebbe ai consiglieri Nino Giordano e Selene Duilio fermi alla proposta di Casimiro Donnarumma. In questo quadro senza donne e con solo due assessori con precedente esperienza amministrativa, Di Martino e Balestrieri, tocca a Pannullo fare scattare la fase due: "Ascolto tutti, poi decido io". L'unica mossa per chiudere la partita, sene continuare di rinvio in rinvio.