MERCOLEDÌ 04 DICEMBRE 2024




Finanziaria

Pace Fiscale: ecco i 5 punti del'intesa

Il compromesso raggiunto ieri nel pomeriggio dopo che si è sfiorata la crisi di Governo

di Redazione
Pace Fiscale: ecco i 5 punti del'intesa

La mediazione alla fine ha prodotto il tanto sospirato compromesso nel Governo giallo-verde scongiurando la crisi virtualmente aperta dopo il botta e risposta fra i due Vicepremier Di Maio e Salvini. L'intesa è stata trovata con l'eliminazione della non punibilità penale e lo scudo per i capitali all'estero dal decreto fiscale e conseguentemente con la nuova stesura del cosiddetto condono.
Nel documento che ora andrà al Quirinale è stata confermata la rottamazione-ter, la cancellazione dei debiti sotto i mille euro, la dichiarazione integrativa per i redditi non dichiarati e la chiusura delle vertenze fiscali, mentre il "saldo e stralcio"  non presente nel dl, arriverà con un emendamento in Parlamento.

Questi i punti essenziali del documento:

ROTTAMAZIONE TER -  Sarà possibile ridefinire il proprio debito con il fisco accumulato tra il 2000 e il 2017 dilazionando i pagamenti in cinque anni e 20 rate trimestrali, senza pagare interessi e sanzioni.
Il modulo per aderire sarà pubblicato sul sito dell'Agenzia delle Entrare.

SALDO E STRALCIO  - Nel decreto fiscale ancora non c'è, ma il saldo e stralcio delle cartelle arriverà in Parlamento quando in sede di conversione del decreto per chi si trova "in oggettive e certificate difficoltà economiche" verrà inserito con un apposito emendamento.
In buona sostanza, sarà consentito Il "ravvedimento operoso" per i piccoli contribuenti in difficoltà economica, in modo che a seconda della situazione in cui i soggetti si trovano, potranno pagare da un minimo del 6% a un massimo del 25% del dovuto con un'aliquota intermedia del 10%.

DICHIARAZIONE INTEGRATIVA - E' quella più discussa perchè è nei fatti un piccolo condono dei debiti aperti con il fisco concesso fino a un massimo di 100 mila euro.
Il provvedimento messo in campo dal Governo fissa un'aliquota al 20% per sanare la parte non dichiarata e riservata a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi.
Con la dichiarazione integrativa sarà possibile far emergere fino a un massimo del 30% in più rispetto alle somme già denunciate e comunque con un tetto di 100mila euro annuali.

MINI DEBITI CANCELLATI - Invariata rispetto alla prima stesura la rottamazione delle min icartelle che prevedeno il saldo e lo stralcio per  importi inferiori a mille euro per ciascuna cartella ricevute dal 2000 al 2010, come bolli auto e multe.
La misura interesserà dieci milioni di contribuenti e coinvolgerà il 25% del magazzino dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione.

LITI FISCALI - Anche in questo caso invariata la norma prevista nella prima stesura per la chiusura delle vertenze fiscali.
In caso di un contenzioso legale con il fisco i contribuenti potranno sanare la loro posizione pagando il 50% del non dichiarato in caso di vittoria in primo grado e il 20% in 5 anni al secondo grado, senza sanzioni e interessi


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21-10-2018 19:04:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA