Muore di lavoro a 24 anni. L'addio a Mario Papa la cui vita è stata spezzata mentre era nel capannone dell'azienda a fare il suo dovere.
Una bara bianca, con rose e la maglia del Napoli, tra le braccia del papà, della mamma e della fidanzata. Un volo di palloncini bianchi e azzurri che nonostante la pioggia sono volati in cielo, così come ha fatto Mario.
Torre Annunziata è straziata dal dolore per la scomparsa di un ragazzo, pieno di sogni e di speranze, interrotti troppo presto da una tragedia. Mario Papa è morto sul lavoro in un capannone di via Sant’Alfonso de Liguori. Nel registro degli indagati sono state iscritte tre persone: il titolare dell’azienda, il responsabile della sicurezza e un altro operaio, a lavoro nel giorno della tragedia.
Centinaia di persone hanno assistito ai funerali, nonostante la fitta pioggia, alla Basilica della Madonna della Neve. Monsignor Raffaele Russo, assistito nella cerimonia anche da don Ciro Cozzolino, ha parlato di “una tragica fatalità. E in questo la chiesa ci ricorda che la morte non è l’ultima tappa. Lo è la Resurrezione. Mario non è morto in eterno, vive in Dio, perché ha vissuto nella fede del Signore risorto”.
Lacrime infinite per una giovane vita, piena di sogni e di speranze che coltivava non solo con i suoi genitori, ma anche con la fidanzata.
“Non avremmo mai voluto essere qui, a piangere Mario – ha continuato Monsignor Russo -. Anche una basilica così grande diventa piccola. Tuttavia, non dobbiamo avere paura delle lacrime. Sono come l'acqua del battesimo che ci ricorda le nostre fragilità e ci dicono che siano umani ma pensati da Dio. Il silenzio, le lacrime e la preghiera sono giusti per sopportare peso della morte di Mario. Noi dobbiamo proseguire il cammino dimenticandoci della durezza di questo momento. Il regalo più bello che possiamo fare a Mario è un cammino nuovo tra di noi, prendendo il suo esempio di giovane buono, che sapeva amare questa vita. Ora lui è in Paradiso e un giorno potremo riabbracciarlo. Lui ci ha solo preceduti”.
All’uscita della bara, tante le lacrime versate da familiari e amici che hanno salutato Mario con un grappolo di palloncini bianchi e azzurri. Chi l’ha voluto bene proverà così ad andare avanti, tenendolo per sempre stretto dentro al cuore.
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