Il primo ottobre nel mondo si festeggia la Giornata internazionale del caffè. Ad onor del vero, noi italiani culturi a pieno titolo di questa bevanda, festeggiamo il caffè anche il 26 marzo, con la Giornata nazionale dell'espresso italiano.
Un rito quello del caffè tanto consolidato che si stanno raccogliendo le firme per proporlo come patrimonio dell'umanità.

Ritornando a parlare del caffè, è difficile non pensare a Napoli, una città che nell'immaginario mondiale oltre ad essere legata a  pizza sole e mandolino, ha da sempre trovato un posto di riguardo alla classica "tazzulella e cafè", un rito irrinunciabile, al punto che in alcune zone continua ancora la tradizione del "caffè sospeso".

La giornata nasce con l'obiettivo di premiare il lavoro svolto da tutta la filiera produttiva, che parte dai produttori per poi passare ai tostatori, consegna ai baristi il prodotto finale che consente, a chi lo gusta, di avere quel momento di pausa e di piacere prima di tornare alla freneticità della vita di tutti i giorni.

Qualche curiosità sul caffè.

Pare che il nome caffè discenda da Caffa, una regione dell’Etiopia in cui cresce spontaneamente.
Sette italiani su considerano il caffè uno dei piaceri della vita e più di 9 su 10 quelli che si definiscono bevitori abituali.
In Italia è la bevanda più consumata, ma siamo solo al 12mo posto nella classifica mondiale con un consumo pro-capite di 5,9 kg di caffè anno. Una classifica che incredibilmente vede al comando la Finlandia con un consumo anno di circa 12 kg. a persona. Il  Paese che ne consuma meno (appena 400 grammi anno per ogni persona) è Portorico.
Studi scientifici sono propensi a dire l'ora migliore per bere il caffè sua fra le 9,30 e 11,30 del mattinata.


foto: Bar Di Matino Piazza Giovanni XXIII Castellammare di Stabia