DOMENICA 08 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Nuovo crollo negli scavi di Pompei, danni vicino alla Casa del Citarista

Il soprintendente Osanna: "E' fisiologico, in questa zona non è partita la messa in sicurezza"

di Redazione
Nuovo crollo negli scavi di Pompei, danni vicino alla Casa del Citarista

Sembrava solo un brutto ricordo. Invece è capitato proprio quando sembrava si fosse voltato definitivamente pagina. Crolla un muro negli scavi di Pompei. Il danno è stato registrato nei pressi della Casa del Citarista, così denominata perché qui venne rinvenuta una statua di Apollo Citarista, conservata nel Museo di Napoli. Sul posto sono presenti i tecnici della Soprintendenza e i carabinieri. La casa, uno dei monumenti più visitati, ebbe origine dalla fusione di due case nel I sec. a.C. per cui ha due atri e tre peristili con una superfice totale di 2700 m2. La parte più antica è quella inferiore, che si affaccia su via Stabiana, con atrio tuscanico e due peristili aggiunti in sostituzione di case abbattute. Minimizza Osanna. Il muretto che si è sbriciolato nella Domus del Pressorio di Terracotta all'interno degli Scavi di Pompei, "è fisiologico". Lo spiega così il direttore generale della Sovrintendenza di Pompei, Massimo Osanna.
"Tutti gli episodi di cedimento che sono stati registrati negli ultimi anni, si sono verificati sempre in aree nelle quali nessun intervento era ancora partito", sottolinea. La Regio I - in cui si trova il muretto che si è sbriciolato - e la Regio II, infatti, attendono ancora le opere di messa in sicurezza previste dal Grande progetto Pompei. "È dunque di per sé un'area fragile - spiega ancora - ma l'episodio rischia, come nel passato, di ridimensionare di gran lunga l'immenso lavoro finora portato a compimento e ancora in corso in tutta l'area archeologica".
I lavori previsti e non ancora partiti, a causa di un ricorso al Tar presentato da una delle ditte che ha partecipato al bando di gara per l'assegnazione del progetto, consistono in interventi per il ristabilimento delle capacità statiche e l'integrazione delle murature, il ripristino di creste murarie, la manutenzione o sostituzione di architravi degradati, il preconsolidamento degli apparati decorativi parietali e pavimentali (come lacertini lungo i margini dei frammenti conservati di affreschi e mosaici). L'attività potrà essere avviata solo dopo la sentenza espressa dal Tar Campania che è stato interpellato il 18 febbraio 2015.


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27-01-2017 18:18:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA