Dopo 11 anni costellati di successi e ricerca, contaminazioni e conoscenza, sperimentazioni e consensi, arriva ai saluti la liaison tra Chef Gianluca D’Agostino ed il Veritas di Corso Vittorio Emanuele a Napoli.
A partire dal prossimo mese di ottobre, le strade tra lo Chef che ha portato la stella Michelin nel cuore della città partenopea e il patron Stefano Giancotti proseguiranno separatamente, nel ricordo di due lustri straordinari che li hanno visti condividere, insieme, momenti ricchi di soddisfazioni.
Se le escursioni formative a Roma, Barcellona e Londra ne hanno forgiato la manualità, è a Napoli che Gianluca D’Agostino ha dato forma alle sue idee.
Ed è sempre da Napoli che, ora, riparte con una nuova, accattivante sfida che mette insieme la sua esperienza internazionale con una visione che esalta le essenze del territorio campano.
«Come sempre accade al termine di un lungo e straordinario viaggio, il momento dei saluti è sempre il più difficile, specie quando le esperienze vissute hanno regalato momenti indimenticabili – evidenzia chef Gianluca D’Agostino -. Nel ripercorrere gli anni trascorsi al Veritas, ringrazio quanti hanno reso memorabile questa esperienza: ciascun collaboratore, senza distinzione di ruoli, con la sua professionalità, il suo impegno e la sua passione ha lasciato un pezzo della sua vita dentro di me. Ringrazio Stefano Giancotti, naturalmente, per aver creduto in me e avermi dato la possibilità di imprimere un’impronta al Veritas che si è rivelata nel tempo vincente».
Nato a Napoli da genitori irpini di Castelvetere sul Calore, culla della maccaronara e della più autentica cucina dell’entroterra campano, cresciuto ad Avellino, chef Gianluca D’Agostino ha costruito i suoi successi lavorando sull’esaltazione della purezza di ingredienti in grado di rievocare storie, aneddoti, immedesimazioni.
Un solco dal quale è pronto a ripartire con nuovi stimoli ed ambizioni per intraprendere una nuova avventura attraverso la quale puntare all’acquisizione di ampie share of minds, grazie ad una narrazione sensoriale costruita su quel lo sottile che separa il ricordo remoto dalla curiosità attuale.
Presto, Gianluca D’Agostino darà forma ai suoi nuovi progetti che, neanche a dirlo, già bollono in pentola. «Alla fine di un viaggio c’è sempre un viaggio da ricominciare, come cita una famosa canzone.
Ed è così - afferma Gianluca D’Agostino - che mi sento in questo momento, sospeso tra la nostalgia di lasciare la mia vecchia squadra e l’entusiasmo con cui intravedo il panorama dietro un nuovo orizzonte. Il filo conduttore che lega passato e futuro? L’affetto della gente, lo stimolo più grande per chi fa questo mestiere».