Sarà un Europeo di calcio difficile quello in arrivo a giugno, ma a tenere banco non sono le nazionali quanto la sicurezza, visto che si fanno sempre insistenti le voci che parlano di un'allarme lanciato non solo degli 007 italiani sul rischio attentati a meno di 100 giorni dall'inizio di Euro 2016.
Gli organizzatori, per la prima volta hanno parlato oggi chiaramente di possibili incontri a porte chiuse, e l'Italia fra le nazioni partecipanti, viene inserita tra quelle più a rischio.
La delegazione italiana pare possa essere uno dei potenziali obiettivi, e giorno dopo giorno le informazioni che filtrano parlano sempre di più degli azzurri come obiettivo "a rischio crescente" di attentati.
Gli 007 internazionali incaricati della sicurezza dei prossimi Europei hanno già anticipato che "nei ritiri e nei campi base" saranno presenti uomini dei GIGN e del RAID, le forze di sicurezza francese antiterrorismo.
Ma forte è anche la paura di attentati in mezzo alla folla da parte di jihadisti dell'Isis che sono entrati già in Europa dai Balcani, su quella che viene considerata la nuova rotta del terrore.
Le cellule jihadiste infiltrate, starebbero programmando attentati kamikaze dimostrativi di grande impatto anche su altri obiettivi sensibili nelle città che ospiteranno l'europeo di calcio.
Sono allo studio sistemi innovativi per monitorare in tempo reale stazioni, aereoporti, metropolitane e luoghi di pubblico interesse, ma se le recenti stragi parigine hanno dimostrato come sia possibile invece colpire obiettivi comuni.