LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Non ce l'ha fatta Grazia, è morta a 48 anni la donna ricoverata al San Leonardo: pesava 180 chili

Inutile l'appello del marito Carmine che aveva denunciato: "In ospedale non c'è neanche il letto adatto a lei"

di Christian Apadula
Non ce l'ha fatta Grazia, è morta a 48 anni la donna ricoverata al San Leonardo: pesava 180 chili

Non ce l’ha fatta. E’ andata in coma diabetico, poi domenica sera è morta. Grazia Illiano ha perso la sua battaglia, le complicazioni legate all’obesità l’hanno distrutta. A soli 48 anni il suo cuore si è fermato, non ha retto. La donna arrivata a pesare 180 chili è stata sopraffatta da tutte le patologie innescate dalla sua condizione. Ieri il marito Carmine, il figlio e i parenti le hanno dato l’ultimo addio. Si chiude con una sconfitta anche la sua battaglia con l’ospedale San Leonardo. Meno di un mese fa Carmine Napolitano aveva lanciato il suo appello: “Aiutateci, servono cure adeguate”. Per mesi la moglie non aveva avuto l’assistenza richiesta per l’assenza delle strutture in grado di accogliere una donna arrivata a pesare 180 chili. Da quando l’obesità aveva cominciato a crearle una serie di complicazioni, Carmine non l’aveva mai lasciato sola la sua Grazia. Stanco, non aveva mai mollato fino ai momenti più dolorosi quando la situazione è precipitata. Un finale che il marito aveva previsto, quando dopo le cure in una struttura sanitaria a Parma con il rientro al San Leonardo, aveva visto la moglie peggiorare. Persino il letto dove Grazia è rimasta a lungo non era adatto a lei, ma la direzione sanitaria dell’ospedale stabiese non aveva le risorse per rispondere alle esigenze di questa donna che aveva cercato la salvezza altrove.  Quando, nel febbraio scorso è stato indispensabile il ricovero all’ospedale San Leonardo, per poterla trasportare in nel reparto di medicina d’urgenza sono stati necessari, insieme agli infermieri del 118, i vigili del fuoco. Da allora è cominciato il calvario. In medicina d’urgenza non c’era nessuna attrezzatura adeguata al suo caso. Il marito che si era trasferito nella sua stanza notte e giorno, aveva raccontato disperato: “Così stiamo perdendo tutti i risultati ottenuti a Parma. Ora, dopo due mesi passati sempre al suo fianco, bisogna intervenire urgentemente”. A preoccupare di più l’uomo era l’aggravarsi delle piaghe. Tutta la vita di Carmine fino a domenica scorsa è ruotata attorno a Grazia e alla cure necessarie per farla vivere. Nel periodo della malattia più di una volta la coppia si è scontrata contro il muro dell’indifferenza: “Ho dovuto lasciare il mio lavoro per starle vicino”. Ora che Grazia non c’è più Carmine e il figlio devo ripartire da zero. Il loro calvario è terminato nel peggiore dei modi. Grazia se n’è andata, lasciandoli soli.      


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21-06-2016 17:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA