Qualche colpo di scena, un'emozione in più ma alla fine i pronostici sono stati rispettati. Nicola Corrado espugna il feudo casilliano di Castellammare e viene eletto segretario del Pd. Una vittoria per una manciata di voti, da cardiopalma. Dopo due anni i democratici hanno di nuovo una direzione politica nella città in cui esprimono il sindaco e una folta pattuglia di consiglieri comunali. Non è bastato ad Andrea Ciccarelli, candidato dell'ultima ora, avere dalla sua tutti gli uomini al governo. Da questa mattina alla 20 di stasera hanno votato 575 iscritti su 886 tessere ritenute valide. E' finita 294 per Corrado contro le 281 preferenze per Ciccarelli. L'ex vicesindaco, Corrado, porta a casa un risultato che solo qualche mese fa era inimmaginabile nella città dove tutte le scelte avvengono tra il sindaco Pannullo e il capogruppo Francesco Iovino. Determinante per fare vincere Corrado e i suoi supporter dell'area Oddati, è stato il raccogliere i consensi lasciati sul campo dagli avversari in questi ultimi mesi di governo. Ha pesato soprattutto lo strappo con l'ex presidente del consiglio, Eduardo Melisse. Chiuso in un ostinato silenzio da quando si è dimesso dalla poltrona più ambita a Palazzo Farnese, dopo quella del sindaco, il suo sostegno a Corrado ha sicuramente pesato. E un contributo è arrivato anche da un altro ex fedelissimo. Ha sostenuto apertamente il dirigente napoletano del partito di Renzi anche l'ex vicesindaco Andrea Di Martino, andato via dopo lo strappo con Iovino. Ora a Corrado tocca una doppia missione restituire una sede e un programma ad un partito che ha spento le luci da due anni.