LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'inchiesta

Netturbino e usuraio, a casa delle vittime con il camion della Nu. L'assessore Balestrieri: "Licenziamento immediato"

L'inchiesta dei carabinieri documenta il "doppio lavoro" di Salvatore Luminoso, arrestato ieri con la moglie e Bartolomeo Schettino

di Redazione
Netturbino e usuraio, a casa delle vittime con il camion della Nu. L'assessore Balestrieri:

Un netturbino che, in giro per Castellammare con il camion della ditta della raccolta rifiuti, andava a casa delle sue vittime per minacciare e intimidire chi era in ritardo con i pagamenti. In cella da ieri con l’accusa di essere un usuraio come la moglie, Salvatore Luminoso è un dipendente del settore rifiuti del comune di Castellammare. Dopo il blitz dei carabinieri che hanno arrestato lui, Anna Schettino e il capo dell’organizzazione Bartolomeo Schettino, l’assessore all’ambiente Francesco Balestrieri ne chiede il licenziamento. In un post su Fb, uno degli uomini di punta dell’amministrazione Pannullo scrive: “Un dipendente proveniente dalla società pubblica Multiservizi è stato arrestato con l’accusa di un reato infamante ‘usura’. Ne chiederemo l’immediato licenziamento”. E del resto a documentare il “doppio lavoro” sono le foto scattate dai carabinieri agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, durante l’inchiesta partita dalla denuncia di una delle vittime stanca di sopportare. Come scrive oggi il quotidiano Metropolis, in un articolo a firma di Tiziano Valle, il netturbino, non sapendo di essere controllato durante il servizio di raccolta, è stato seguito dagli inquirenti fin sotto casa della sua vittima. Una signora anziana, come le altre, per lo più pensionati costretti a bussare alla porta degli strozzini per piccoli prestiti dai mille ai tremila euro. Soldi che poi costringevano i debitori a pagare rate salatissime, anche di 400 euro al mese, finendo in una rete da cui sembrava impossibile uscire. Poi la denuncia, l’inchiesta e ieri i tre arresti e anche due divieti di dimora a Castellammare per la figlia della coppia di strozzini e una cugina che facevano parte della banda. L’atto finale di un’indagine coordinata dalla Procura di Torre Annunziata che ha svelato la preoccupante situazioni di anziani costretti a rivolgersi agli strozzini per affrontare le spese di tutti i giorni.


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29-06-2017 12:31:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA