In ospedale i primi cinque mesi di vita. E' stato dimesso ed è in buono stato di salute il piccolo neonato ricoverato per gravi ustioni all’ospedale Santobono di Napoli il 17 marzo scorso e i cui genitori furono arrestati per abbandono di minori e maltrattamenti con lesioni gravissime. Le lesioni cutanee lo avevano ridotto in fin di vita. Il neonato, allora di soli quattro giorni, inizialmente rianimato e trattato presso la Tin diretta dal dottore Antonino Di Toro, fu successivamente sottoposto a numerosi interventi riparativi, ricorda una nota dell’ospedale, tra cui un delicato trapianto di cute autologa bio-ingegnerizzata personalizzata. “L’innovativo intervento, eseguito con successo dal dr. Marcello Zamparelli, responsabile dell’ Unità di Chirurgia Plastica e Ustioni, in collaborazione a distanza con l’Ospedale Pediatrico di Zurigo, è il primo realizzato su un paziente così piccolo e rappresenta una svolta nel trattamento della cute dei grandi ustionati – si legge nella nota – La collaborazione tra la struttura napoletana e quella svizzera avrà ulteriori sviluppi in uno studio per l’utilizzo della cute bioingegnerizzata sui grandi ustionati nel quale sarà incluso anche uno dei più grandi e qualificati Centri Ustioni d’Africa.
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