Eutalia Esposito e Salvatore Ercolano sono i medici denunciati da Francesco Graziuso, il 25enne che ieri pomeriggio, al San Leonardo, ha visto con i suoi occhi un sogno trasformarsi in tragedia: la morte, per soffocamento, del piccolo che la moglie stava facendo nascere. Esposito ed Ercolano, che a Castellammare ricoprono anche la carica di consiglieri comunali, sono ritenuti, dal giovane stabiese che voleva diventare padre, i responsabili, insieme al resto dell’equipe medica, di una tragedia sulla quale la procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta.
Perché, per Anastasia Iovane di 23 anni, si è preferito optare per il parto naturale piuttosto che per il cesareo? Questa è la domanda che sta devastando i due giovani stabiesi che, da ieri, vivono un incubo. Francesco era in sala con la sua donna ieri, stava seguendo tutte le operazioni con trepidazione fino a quando non è stato allontanato dai sanitari.
C’era un problema, qualcosa non è andato secondo le normali procedure. Anastasia, a causa probabilmente della grandezza del bimbo (oltre 4 kg) ha terminato le contrazioni prima del dovuto, consentendo al piccolo solamente di tirare fuori la testa prima di smettere di respirare.
La denuncia, da quando si apprende dai carabinieri, è incentrata proprio su questo aspetto: i ginecologi, che avevano seguito la donna durante i nove mesi, non avevano giudicato a rischio sia la gravidanza sia il parto. In attesa che si inizi a far luce sulla tragedia che ha devastato i due giovani fidanzati che sognavano di diventare mamma e papà, sono stati sequestrati la cartella clinica, il cordone ombelicale e la salma. Sul piccolo corpo del feto, invece, è stata disposta l’autopsia.