Ucciso dal clan per avere scelto un'auto simile a quella del bersaglio dei killer. Due ergastoli per la morte di un cantante neomelodico ucciso per errore a Ercolano. La Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Napoli ha emesso la sentenza, due ergastoli e una assoluzione per l'omicidio di Salvatore Barbaro. La vittima innocente della camorra, fu assassinata per errore il 13 novembre 2009 in via Mare a Ercolano. Barbaro fu scambiato per un affiliato al clan perché aveva il suo stesso modello di automobile. La sentenza di oggi condanna all'ergastolo Natale Dantese e Antonio Sannino mentre assolve Pasquale Spronello. Inoltre, i condannati dovranno provvedere al risarcimento di 200mila euro in favore della famiglia Barbaro.
"Anche se questa sentenza non servirà a far tornare in vita Salvatore, la giustizia ha vinto", dice il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. "Il primo pensiero va alla mamma e ai fratelli di Salvatore che da dieci anni si portano dentro un dolore enorme che nessuna sentenza potrà sollevare abbastanza", aggiunge.
In primo grado tutte e tre furono condannati all'ergastolo e ad un risarcimento di 60mila euro nei confronti della famiglia.
Vincenzo Spagnuolo accusato di essere stato l'esecutore materiale dell'omicidio di Barbaro, è stato condannato a dicembre scorso in via definitiva a trenta anni di reclusione.
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