Due ore di dibattito, alla fine è arrivato il via libera a riaccendere le luci nelle strade del Petraro e di Varano. Ma una storia burocratica lunga e pasticciata ha rischiato di creare uno strappo politico difficile da sanare. E’ stata una discussione lunga. In molti tra i consiglieri al governo avevano dubbi sul provvedimento che avrebbe, secondo il capo del centrodestra Gaetano Cimmino, potuto innescare un richiesta di risarcimento della Corte dei Conti. A dare voce alle perplessità è stata la consigliera Eutalia Esposito: “Noi non dobbiamo prendere in giro i cittadini nè fare assistenza. Dobbiamo seguire un iter legale”. Piccato ha risposto il consigliere Antonio Alfano, alfiere del provvedimento con la collega del Pd Rosanna Esposito. Alfano ha parlato ieri per venti minuti citando una serie di carte. L’opposizione ha più volte cercato una strada di uscita da un pasticcio burocratico per non votare contro, ma alla fine è uscita dall’aula. A sorpresa la maggioranza ha ritrovato l’unità, anche se mancava il presidente Eduardo Melisse e hanno lasciato l’aula prima del voto Selene Duilio e il consigliere del Pd Rosario Cuomo. Con 13 sì i consiglieri comunali hanno dato mandato al dirigente all’urbanistica Francesco Cannavale di riaccendere le luci in due zone della città. Al buio da febbraio scorso, i cittadini di alcune strade della periferia Nord e di Varano hanno più volte chiesto di riottenere la pubblica illuminazione. In realtà a spegnere le luci erano stati i funzionari dell’ufficio tecnico. Secondo il piano regolatore di Palazzo Farnese, pagato più di 250 mila euro, quelle non sono strade pubbliche ma private. Quindi il comune non può provvedere a tenerle accese. Ora, però, non è detto che si riaccendano. Con l’atto sono stabilite due cose: l’accensione se l’impianto non ha problemi e la ricognizione delle strade per acquisire quelle che hanno le caratteristiche al patrimonio pubblico. Il secondo iter è lungo, per il primo atto invece si capirà presto. Se l’impianto è in sicurezza i cittadini torneranno ad avere le luci, ma se dovessero risultare non a norma, le strade resteranno al buio. La rottura in maggioranza è rientrata, sulla riaccensione non resta che aspettare.