In una sala illuminata dai lampadari di cristallo si festeggia una nuova coppia, ma questa volta tra gli applausi non entrerà in scena il boss delle cerimonie. Mentre la famiglia Polese piange il suo don Antonio, lo show va avanti con un matrimonio fantastico, in stile La Sonrisa. In una sala si ride, in un’altra si piange. A fianco, infatti, è stata allestita la camera ardente del patron, a cui il cuore non ha retto dopo un mese trascorso da un ospedale all’altro. Un fiume di ammiratori, personaggi della canzone neomelodica e del cabaret napoletano, tanti amici e fan stanno affollando la camera ardente di Tobia Antonio Polese, la cui salma giace a pochi metri dalle sale del "suo" castello "La Sonrisa", diventato emblema del sogno delle cerimonie nuziali dei napoletani, rimasti legati alle tradizioni. Tra i primi ad arrivare, Ciro Giustiniani, il comico di Made in Sud, che ha reso ancora più celebre Polese con la sua imitazione. «Per me è stata una botta troppo grande, in questo momento è difficile dire qualcosa», ha affermato commosso. «Era più di un personaggio da imitare, ormai era un amico».