Costringeva i suoi dipendenti a vendere prodotti scaduti minacciandoli. Nei guai patron di molti supermercati. L'amministratore unico di una società che gestisce diversi supermercati nella provincia di Salerno e, in particolare, nell’Agro nocerino sarnese, Giuseppe D'Auria, è stato arrestato questa mattina con l'accusa plurima di estorsione aggravata. Attraverso minacce di licenziamento e ritorsioni, avrebbe intimidito diversi dipendenti che lavoravano nei suoi punti vendita. L'uomo è un ex colonnello dell'esercito in pensione. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Nocera Inferiore Angelo Rubano, con il lavoro sul campo svolto dai carabinieri della stazione di Nocera Superiore e la Guardia di Finanza della sezione di P.G. , guidata dal luogotenente Pietro Citro, ha permesso di scoprire che molti dipendenti sarebbero stati costretti ad accettare condizioni di lavoro illegittime rispetto al proprio contratto di lavoro, oltre ad una retribuzione inferiore rispetto al servizio prestato e a rinunciare a permessi e riposi, ma anche a sottoscrivere quietanze liberatorie con le quali dichiaravano di rinunciare ai crediti di lavoro maturati e non corrisposti. Non solo. L'imprenditore, titolare e gestore di dieci punti vendita in provincia di Salerno, in un caso, li avrebbe obbligati anche a vendere pietanze da asporto preparate con alimenti scaduti e non idonei al consumo, come carne annerita e maleodorante, poi “corretta†con l’aggiunta di additivi. Nello specifico, pasta contenente blatte, frutta ed ortaggi marci. Secondo le indagini della procura, con le trattenute di somme in contanti sulle buste paga dei dipendenti, il 69nne sarebbe riuscito ad accumulare una somma di 1.704.354.39 euro, ora sottoposta a sequestro preventivo su disposizione del gip del tribunale di Nocera Inferiore. L'uomo si trova agli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni sarà interrogato