Ogni sua mossa è sotto controllo. Il ras della legna voleva seguire di persona i lavori di ristrutturazione nel suo terreno. Un'operazione che è costata cara a Giuseppe Gentile, sorpreso ad Agerola fuori casa, l’uomo considerato tra gli affiliati che contano nel clan Afeltra-Di Martino, è finito in carcere. Notato dai carabinieri mentre seguiva la realizzazione di un muretto, è stato arrestato. Il pregiudicato è accusato del racket della legna, negli anni avrebbe imposto alle pizzerie tra Gragnano, Pimonte e Agerola la propria merce con la forza e il terrore della cosca. Era ai domiciliari per estorsione, produzione e traffico di stupefacenti.
Stava realizzando lavori di ristrutturazione su un muretto di contenimento nella sua proprietà e mentre li dirigeva è uscito in strada, pochi passi ed è finito nei guai.
In quel momento passava di lì una pattuglia dei Carabinieri di Agerola, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, che lo hanno immediatamente notato.
Alla loro vista Gentile si è dato alla fuga sperando di farla franca, ma i militari si sono precipitati a casa sua, dove l’uomo è arrivato qualche minuto dopo venendo arrestato per evasione.
Ora è in attesa del giudizio con rito direttissimo.