Chi si aspettava di potere andare dal fidanzato o pranzare nel ristorante preferito a 30 chilimetri di distanza rimarra' deluso. A Natale deroghe possibili solo per gli spostamenti tra i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti e distanti pochi chilometri l'uno dall'altro, nessuna possibilità di “aprire” alle trasferte tra province o da una città e l'altra. Lo stop nei giorni più caldi come 25, 26 e 31 dicembre e 1 gennaio.
Il governo ribadisce la necessità di mantenere la linea del rigore in vista di Natale e Capodanno, "due settimane che mi preoccupano e se passa il messaggio 'liberi tutti' ripiomberemo in una fase pericolosa a gennaio e febbraio" ripete il ministro della Salute Roberto Speranza, appoggiato dall'analisi degli scienziati che indica un numero di nuovi casi e un'incidenza "ancora troppo alti".
Come introdurre queste deroghe, però, è ancora un rebus che né a palazzo Chigi né nella maggioranza è stato sciolto e che andrà risolto nelle prossime ore: mercoledì è calendarizzata al Senato una mozione del centro destra che punta a cancellare i divieti ed è evidente che il governo non può arrivare a quella data senza una sua proposta se vuole evitare l'incidente parlamentare, visto anche lo scontro aperto degli ultimi giorni sul Recovery e le divisioni tra i rigoristi e coloro che invece chiedono maggiori aperture.
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