Avevano portato via computer e i pad. Svaligiata l’area informatica del Suor Orsola Benincasa a metà gennaio. Dopo quasi un mese incastrati i colpevoli. Un danno di 120mila euro, che ha messo in moto le indagini condotte dal commissariato di polizia di Montecalvario, culminate nell’arresto di tre ladri: si tratta di Giuseppe Tufo, Gennaro Giuliano, Mariano Chiurazzi, raggiunti da una misura cautelare firmata dal Gip Egle Pilla su richiesta del pm Giuseppe Visone sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio.
A seguito di attività indagine e grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza a servizio dell’Istituto nonché di altri esercizi dell’area interessata alle indagini, è stato possibile constatare che il 16 gennaio tre ladri, dopo aver divelto il portone, si erano introdotti all’interno dell’aula multimediale dell’Università attraverso un porta finestra di cui avevano rotto la serratura, per poi portare 111 dispositivi elettronici, custoditi in armadi blindati.
Dopo il sopralluogo gli agenti del Commissariato Montecalvario accertavano che i tre indiziati del furto si erano allontanati con la refurtiva, salendo a bordo di un taxi. Si procedeva pertanto ad effettuare accertamenti tramite le varie compagnie di taxi presenti sul territorio, fino ad individuare il taxista che aveva effettuato la corsa e il percorso effettuato. L’uomo aveva ricevuto una chiamata per prelevare tre persone con strumentazione musicale al seguito, che necessitavano di una vettura di grandi dimensioni. Giunto sul posto, aveva trovato ad attenderlo tre giovani vestiti di scuro con scaldacollo e cappelli, con grande fretta di andare via. Avevano con loro grandi scatoloni chiusi e vari pacchi di grandi dimensioni, che riponevano nel portabagagli.
Ripercorso il tragitto effettuato, grazie ad una intensa e celere attività investigativa, la refurtiva è stata ritrovata presso le abitazioni del Giugliano e del Chiurazzi abituali frequentatori del Tufo, che nascondevano le strumentazioni informatiche asportate, che presentavano gli stessi codici seriali di quelli denunciati.
Quanto rinvenuto è stato immediatamente restituito all’Università e i tre sono stati condotti presso il carcere di Poggioreale.
Proseguono le indagini volte ad identificare gli altri due autori del furto.
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