LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Napoli prega per Noemi, ore decisive per la bimba colpita in un agguato. Il Cardinale Sepe: "Sono barbari"

In coma farmacologico dopo il delicato intervento per l'emorragia ai polmoni

di Redazione
Napoli prega per Noemi, ore decisive per la bimba colpita in un agguato. Il Cardinale Sepe:

Tutti pregano per lei. Pregano perchè superi le prossime ore conquistandosi la possibilità di tornare a giocare. Di riprendere da dove la sua vita si è fermata, sospesa da quel proiettile che l'ha colpita mentre passeggiava nel centro di Napoli con la nonna. Restano "estremamente critiche", recita il bollettino medico dell' Ospedale pediatrico Santobono, le condizioni di Noemi, la bambina di quattro anni colpita da un proiettile durante un agguato di camorra ieri pomeriggio a Napoli. "Il proiettile, di tipo 'blindato' e delle dimensioni della falange di un dito - dice il dirigente del Santobono, Anna Maria Minicucci - ha provocato un'emorragia in entrambi i polmoni, che hanno le dimensioni ridotte di quelli di una bambina, compromettendone la funzionalità. Respirava male, l'emorragia non si è fermata e l'intervento eseguito in nottata e durato tre ore è stato salvavita. Impossibile fare previsioni, le prossime 24-48 ore saranno decisive, ma la piccola ha una chance".
Davanti alla porta della rianimazione ci sono i genitori di Noemi ed i parenti. Arriva una volontaria che chiede notizie.
"Stiamo pregando tutti per lei. E' assurdo quello che le è successo". Tensione e rabbia dei parenti si scaricano sui giornalisti. Sul fronte delle indagini la Polizia esamina le immagini delle telecamere di videosorveglianza per cercare di identificare il sicario di corporatura tozza, vestito di nero, che ha aperto il fuoco contro il pregiudicato Salvatore Nurcaro, 32 anni, bersaglio della raffica di proiettili, considerato vicino ai clan del quartiere San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, dove è in corso una faida a colpi di omicidi e "stese", ma trasferitosi nel rione del Pallonetto di S. Lucia, in zona centro. Nurcaro è stato raggiunto da sei proiettili ed è ricoverato in condizioni gravissime. E' difficile, però, che il killer, giunto a bordo di una moto, sia stato solo nell'agguato.
"Non gli daremo pace fino a che non li scopriremo", dice il questore Antonio de Iesu, nel giorno in cui con un'operazione congiunta Polizia e Carabinieri hanno arrestato i responsabili dell'omicidio del pregiudicato Luigi Mignano, avvenuto il 9 Aprile davanti ad una scuola del Rione Villa di S. Giovanni a Teduccio proprio davanti agli occhi di un bimbo, il nipotino della vittima. A Napoli oggi si ripete il miracolo di San Gennaro: "Questa nostra città - ammonisce il cardinale Crescenzio Sepe - è colpita da atti criminali a ripetizione.
Quelli che sparano sono barbari, non uomini. Il sangue innocente grida vendetta al cospetto di Dio".
 
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04-05-2019 19:29:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA